Ieri mattina, a seguito di
alcune indicazioni vostre sui container, il mio socio ha chiamato uno
dei numeri da voi indicato.
Mi pare quello di Dado.
Ovviamente ne sentiremo
altri.
Il tipo ci ha fatto il
prezzo di 3000 euro piu' 700 cuc per la aduana a La Habana, piu'
(aggiungo io) qualche altro centone di cagnotta da dare ai funzionari
cubani perche' non si mettano a rompere le palle, spulciando cio' che
ci metteremo.
La cosa piu' interessante
che il tizio al telefono ha detto al mio amico e' che “oramai siamo
di fronte ad un esodo”.
Il fatto di lasciare
l'Italia e' stato ampiamente trattato su questo blog, ma trovarsi di
fronte ad affermazioni simili e a cifre da esodo biblico sono
un'ulteriore argomento di riflessione.
Il tizio diceva che, ogni
giorno, partono container per Cuba, inviati da gente che si
trasferisce nella maggiore delle Antille in pianta stabile.
Attenzione non parliamo di
gente in pensione o con grandi capitali imboscati.
Sta' lasciando il paese,
non necessariamente per andare solo a Cuba, gente con 10/20 mila euro nel
borsillo e nulla di piu'.
Gente che pur di andarsene
mette in discussione la propria vita fin dalle fondamenta.
Resto dell'idea che
andarsene definitivamente sia come fare un figlio.
Se ci pensi, lo programmi,
aspetti di avere la condizione giusta, il momento perfetto....non lo
fai mai.
A un bel momento diventa,
andarsene, una decisione di pancia.
Ci si rende conto che
questo paese e' finito, cha non ha piu' nulla da darci che stiamo
mettendo a repentaglio il nostro stomaco e la nostra salute e, a qul
punto, avendo un'appiglio a cui aggrapparsi, da qualche parte del
mondo, ci si muove in funzione del grande passo.
Spesso parliamo del fatto
che “fino a quando qua' ci sara' un lavoro ecc....” in questo
modo si corre il rischio concreto di vedere passare gli anni
tenendosi dentro un sogno.
I sogni prima o poi
andrebbero realizzati.
L'altro giorno il tg3
raccontava che quasi 500000 pensionati hanno deciso di vivere fuori
dal paese, vivere in luoghi dove 1000 euro al mese consentono una
vita dignitosa, senza la paura che la rottura di un dente metta a
repentaglio il bilancio mensile.
Da noi, se sei
proprietario di casa, con quella cifra, sopravvivi sempre nella
speranza che non succeda nulla di grave.
A Cuba, se hai casa, con
50 cuc alla settimana una famiglia di 2/4 persone vive decorosamente.
Nulla di straordinario ma
molti miei conoscenti vivono con questo budget mangiando carne 2
volte al giorno.
Qua' e' fattibile?
Possiamo uscire da un
mercato con 3 cubalse pieni di cibo avendo speso 2 euro?
Quattromila torinesi, nel
2013, se ne sono andati all'estero, la maggior parte di loro sono
quarantenni disillusi dal nostro paese, gente partita per cercare una
vita piu' dignitosa altrove.
Come biasimarli?
Mattarella presidente...ma
vaffanculo!
Nessuno lascia il paese
per andare a fare l'amerikano in giro, tanti italiani che conosco, a
Tunas, fanno la vita piu' normale di questo mondo.
Qualcuno ha affittato
l'alloggio che aveva in Italia e con quei 350/400 euro al mese vive a
Cuba, senza troppi fronzoli ma senza neanche grandi rompimenti di
coglioni.
La ricerca della felicita'
non e' soltanto un diritto ma bensi e' un dovere che tutti abbiamo.
Oramai non e' solo piu' un
pensiero ma una scelta programmatica andarsene via, siti che
raccontano storie di chi l'ha fatto sono visitatissimi ogni giorno di
piu'.
Un esodo bibilico amici
miei.