lunedì 29 febbraio 2016

IL DOPO



In linea teorica, nel 2018, la dinastia dei Castro dovrebbe concludersi.
Il “dovrebbe” e' d'obbligo vista l'ottuagenarita' di chi detiene il potere e la sua difficolta' nel mollarlo.
Se questo dovesse realmente accadere, indubbiamente Cuba entrerebbe in una fase nuova.
Se fossi in grado di prevedere cosa' realmente potra' succedere in quel frangente, vorrebbe dire che possiedo la capacita' di leggere il futuro.
A quel punto mi dirigerei nel primo punto Sisal...
In realta' si possono fare milioni di supposizioni, tutte valide e tutte inutili, nessuno ha la minima idea di cio' che, realmente, potra' accadere.
Possiamo pero' dire che, col tramonto della generazione che ha fatto la Rivoluzione, finiranno anche gli...incorruttibili.
Anni fa su Forbes el Comandante en jefe risultava come l'ottavo uomo piu' ricco del mondo.
La cosa mi parve, e mi pare, una gran cazzata.
Intanto sarebbe stato bello sapere in base a quali parametri si sia giunti ad un simile risultato.
Fidel davvero aveva bisogno di ricchezze?
Possiede tutta un'isola, una delle location migliore al mondo.
Vuole la piu' bella casa di Cuba nel posto migliore
Eccola!
Vuole il cibo migliore al mondo, i migliori vestiti?
Eccoli!
Il vero potere e' avere tutto cio' che si vuole andando in giro senza un centesimo in saccoccia.
Lo stesso discorso si puo' fare per Raul.
A questi nessuna ipotetica offerta in denaro avrebbe potuto far svendere cio' che avevano conquistato.
Ma gli altri?
Ipotizziamo che tocchi a Diaz Canel, ma potrebbe toccare anche ad altri, anzi e' probabile che le lotte per il futuro potere siano in atto da tempo, sottobosco.
Mettiamo caso che il governo di un paese a caso, magari uno grande che sta' a nord rispetto l'isola, si presenti dal buon Diaz e gli dica “ qua' ci sono 100 milioni di dollari per te, a patto che fai come ti dico io e poi ti togli dai coglioni”.
Fidel avrebbe personalmente lanciato dalla ventana l'incauto messaggero, Raul lo avrebbe fatto lanciare dalla sua seguridad.
Ma Diaz Canel?
O Alarcon o Lazo o Murillo?
Siamo cosi' sicuri che la ventana verra' aperta?
Parliamo di cubani, certo cubani d'elite che male non hanno vissuto, ma parliamo anche di esseri umani con tutte le loro umane debolezze.
Ognuno di noi puo' essere comprato, e' solo una questione di prezzo.
La solidita' degli ideali e la fedelta' agli stessi, la storia insegna, sono banderuole al vento.
I Castro sono stati un eccezione, anche se per poter sopravvivere qualche marchetta coi sovietici hanno dovuto farla.
Ma parliamo di situazioni che investivano il sistema stato e non il singolo governante.
Qua' parliamo di soldi nel borsillo esentasse.
Conosciamo il livello di corruzione dei funzionari cubani, non inferiore a quello di quelli italiani, giusto per raccontare le cose come stanno.
Quindi nessuno di noi e' in grado di sapere come realmente andranno le cose.
L'impressione e' quella di un discreto numero di avvoltoi che volteggiano sopra il cranio di Raul, in attesa che molli l'osso o che vada a vedere le margherite dalla parte della radice.
E con lui l'ingombrantissimo fratello.
Cosa accadra' veramente dopo, con i rapporti normalizzati con gli Usa, Francisco e i baciapile sempre piu' invasivi e la matrice ideologica diventata un lontano ricordo, non siamo in grado di saperlo.
Come sempre solo gli Orishas hanno le risposte...forse.
Il brano e' l'ultimo degli Statuto, il cd e' nei negozi.
Sempre Mods!.

M&S CASA PARTICULAR ha aggiunto una nuova casa

venerdì 26 febbraio 2016

COSE DI CUBA



Il venerdi mi piace stare un po' piu' sul pezzo, mantenendo i piedi per terra e riportando notizie di attualita' che riguardano la maggiore delle Antille.
Prima di annunciare il suo prossimo viaggio a Cuba, Obama ha dato il via libera ad un progetto commerciale fra gli Usa e Cuba.
Nulla di trascendentale ma, visti i chiari di luna degli ultimi decenni fra i due paesi, diciamo un primo passo.
E' stata approvata la costruzione, a Cuba, di una fabbrica statunitense di trattori.
Si parla di fino a 1000 piccoli trattori all'anno.
I due imprenditori sono americani, ma la quasi complessita' del personale sara' cubano.
La fabbrica avra' vita in una zona speciale indicata dal governo cubano per gli investimenti stranieri.
Sulla carta l'impianto costera' fra i 5 e i 10 milioni di dollari.
Beppe ci ha spiegato che ora l'imprenditore puo' assumere chi vuole, mi riservo di seguire bene cio' che la stampa dira', se dira' qualcosa, sul come si sviluppera' il progetto e le problematiche che, sicuramente, sorgeranno.

Altro grande passo avanti sulla via del miglioramento delle relazioni bilaterali e' stato quello di cui abbiamo avuto notizia nei giorni scorsi.
Dopo oltre mezzo secolo riprenderanno in modo normale e continuativo i voli commerciali fra le coste dei 2 paesi.
Non e' ancora un via libera indiscriminato nei confronti della possibilita' dei cittadini cubani di volare verso Cuba ma....poco ci manca.
Dalle prossime settimane le compagnie Yankee potranno effettuare fino a 110 tratte giornaliere.
Visto che l'embargo ancora esiste sarebbe interessante sapere bene cosa trasportano, quali merci viaggiano su questi 110 voli giornalieri.
Il tutto senza toccare l'attuale numero di voli charter già operativi e aprendo le porte anche ai voli cargo per scambi commerciali più stretti.
La corsa ad aggiudicarsi le rotte tra le compagnie statunitensi, è ai nastri di partenza.
Dal ristabilimento delle relazioni diplomatiche il traffico cargo e' aumentato di bel il 54%, mica noccioline.
Ripeto siamo ad un passo per l'ok ai voli di turisti yankee e confederati di ogni tipo e per ogni motivazione, manca davvero un cicinin.

Il buon Salvatore Cimmino, da 15 anni vive con una sola gamba, fino ai 40 anni non aveva mai nuotato.
E' un dipendente Finmeccanica, un collega dei tanti impiegati Alenia di Caselle che sono miei clienti, molti di loro napoletani temporaneamente trasferiti.
Senza una gamba ha nuotato nei mari di tutto il mondo, in mezzo agli squali, che forse l'avranno snobbato perche' c'era meno da mangiare, (battutaccia...scusate ma non ho resistito...) al freddo e alle intemperie.
Ora si prepara ad attraversare a nuoto e senza il supporto di protesi il tratto di mare di 166 chilometri che separa L’Avana da Key West.
Preparazione atletica e ambientamento sono iniziati la scorsa settimana e dureranno sette mesi.
Parliamo di 90 miglia come sappiamo bene, anzi forse pure un po' di piu'.
Finmeccanica, prendendo stranamente a cuore l'impresa, dara' fattivamente una mano al paisa' che davvero dimostrera' al mondo come, al di la' di ogni disabilita', con forza di volonta' e' cojones si puo 'fare davvero tutto.

Come vedete tutte notizie che accorciano ogni giorno di piu' il tratto di mare che divide i due mondi, fino a poco tempo fa divisi da una barriera ideologica messa in piedi dei politici, non certo dai popoli che, come sempre, devono accettare le decisioni prese sopra le loro teste. 
BUON WEEK END 
M&S CASA PARTICULAR ha aggiunto una nuova casa
GARDENIA BLANCA  

giovedì 25 febbraio 2016

CHI CI CUIDA?

 Risultati immagini per ospedale cubano

Frequentando Cuba da tanti anni mi sono chiesto piu' volte, nel caso che mi fosse successo qualcosa di serio, chi si sarebe occupato dell'umile scriba....
Problema serio.
Un italiano che conosco, anni fa, ha manifestato un grosso problema di salute durante il suo soggiorno tunero.
E' stato salvato (parlo di salvare letteralmente la vita) da un connazionale che lo ha accompagnato in aeroporto a Holguin, ficcandolo letteralmente sul primo aereo disponibile in partenza per Malpensa.
Nello scalo lombardo, ad aspettarlo, oltre che la figlia, ha trovato una lettiga e un'ambulanza che lo ha portato nell'ospedale dove gli hanno salvato il piumaggio.
A meno di non viaggiare in gruppo o con qualche amico, a Cuba, siamo letteralmente da soli a cavarcela in ogni situazione che ci tocca affrontare.
Per questa ragione molta gente ha paura di viaggiare da sola, preferendo a volte improbabili compagni di viaggio ad una spaventevole solitudine.
Tutte queste preoccupazioni sono valide a meno di non avere costruito dei vincoli famigliari o di amicizia importanti.
Ricorderete che, durante la penultima vacanza avevo avuto un problema legato al jet leg, alla scarsa alimentazione e a qualche...sforzo eccessivo, ne avevo fatto un divertente post.
Quando sono arrivato a casa, bianco come un cencio dopo lo svenimento, col glucosio sotto i tacchi, si e' subito messo in moto il familion che non mi ha letteralmente mollato per 2 giorni.
Mi hanno curato, riempito di medicine, hanno cercato di rifilarmi qualche cocimiento misterioso che ho saggiamente rifiutato.
Insomma si sono occupati di me fino a quando non ho ripreso le forze e la funzionalita'.
Se la cosa fosse capitata negli anni precedenti, sicuramente la duena della casa de renta non mi avrebbe mollato in mezzo ad una strada, ma al di la' di un aiuto formale non sarebbe andata.
Certo ci sono le novie, o quello che sono, ma anche in quel caso l'aiuto avrebbe avuto i suoi bravi limiti.
In effetti se per esempio, per una ragione qualunque, un turista finisce all'ospedale, chi si prende cura di lui?
Non parlo dal punto di vista economico, ci sono le assicurazioni che si occupano del problema anche se dobbiamo sempre anticipare noi.
Chi si occuperebbe di portare il cibo, trovare le medicine che servono e che magari in ospedale non ci sono, insomma di non farlo sentire solo come un pirla?
Certo, per chi ha la famiglia della moglie, qualche parente che a livello piu' o meno disinteressato si prenda il mal di pancia lo si puo' trovare, ed e' gia' meglio di nulla.
Per questa ragione e' importante, negli anni, essersi creati una rete di amicizie importanti, persone che magari, a diverso titolo, abbiamo aiutato negli anni e che non se lo sono dimenticato.
Alla fine Cuba e' uno specchio che riflette i nostri comportamenti, se uno ha fatto lo stronzo per una vita e' normale che poi, nel momento del bisogno, non trovi neanche un cane disposto a dargli una mano.
Siamo a 9000 km da casa, lontani da ogni riferimento importante.
Essere parte di una famiglia a Cuba puo', al limite, comportare qualche onere, molti meno di quelli che si pensa, ma ci puo' aiutare a risolvere problemi che, se trascurati, possono davvero diventare importanti.
Avere un familion che si prende cura di te, qualunque cosa succeda aiuta, non siamo piu' ragazzini.
Essersi comportati da persone per bene, puo' averci fatto guadagnare crediti spendibili nei momenti difficili.
Sempre nella speranza che questi non arrivino mai.

mercoledì 24 febbraio 2016

ITALIANI CON LA VALIGIA

 Risultati immagini per italiani con la valigia severgnini

Sabato, visto che per una serie di coincidenze cosmiche, non lavoravo, al mattino ho fatto un giro al mercato di Giaveno.
In una bancarella di libri ho trovato un vecchio libro di Severgnini “Italiani con la valigia”.
Si tratta di un testo datato (1993) dove pero' l'autore, con la sua consueta leggerezza, descrive il mammifero italico in giro per il mondo, con la valigia.
Avendo lavorato a lungo in giro per il globo, ho riconosciuto nelle sue divertenti descrizioni il modo di vivere la vacanza dei nostri connazionali.
A differenza di chi, italiano, parlando degli italiani si...tira fuori io sento di appartenere in tutto e per tutto a questo popolo.
La differenza e' tutta nell'aver viaggiato tanto e di conseguenza aver imparato a....viaggiare.
L'italiano rispetto ad altri europei ha iniziato dopo a viaggiare, per ragioni economiche.
In piu', visto che nel paese dei limoni, tutto sommato male non si campa, le motivazioni a muoversi possono essere minori rispetto a quelle dei viaggiatori di altri paesi.
Gli inglesi ad esempio, da secoli, hanno fatto a gara per riuscire a fuggire....dall'Inghilterra.
L'italiano e' chiassoso, 50 bergamaschi producono decibel come 100 tedeschi e 200 giapponesi.
A dicembre, con un amico, vado per passare un giorno alla playa Herradura di Puerto Padre anche per divorare pescado y mariscos.
Gia' da lontano mentre arrivavamo col carro era facile, senza sentirli parlare, identificare una nutrita compagnia di compatrioti fra la vita e la morte che facevano casino in spiaggia.
L'italiano lo senti da lontano.
In piu' era facile riconoscerli perche' nessun popolo al mondo, mentre parla, gesticola come gli italiani.
L'italiano e' un trafficone, compra cazzate dopo estenuanti trattative, vantandosi poi dell'affare fatto portando a casa un ricordino porcheria fatto in serie.
L'italiano (il turista non il residente) e' sostanzialmente generoso, infatti e' l'idolo di ogni cameriere.
L'Italiano anche se ha pagato tutto il soggiorno alla fonte, se deve andare a mangiare fuori in un ristorante tipico non ha problemi, in piu' non controlla quasi mai il conto (quante piccole mecaniche a Cuba...) mentre il tedesco o l'austriaco una volta pagato alla fonte non caccia piu' un pikiklino.
Se va a mangiare fuori passa un ora poi a controllare ogni singola voce del...conticino.
A Cuba il turista italiano standard non e' certo il residente tunero o di altre citta'.
Gente che in 3 mesi sull'isola non va un giorno al mare (a meno di non combinare in 10 per spendere un cazzo di viaggio) o non mette piede in un ristorante.
Il turista italiano vero anche a Cuba mantiene le sue caratteristiche.
Un inglese, un tedesco, un canadese restano tali trattando i cubani con algida superiorita'.
L'italiano dopo 3 giorni e' gia' ospite a cena a casa di un cubano oppure invita lui e tutta la famiglia al risotrante.
Questo i cubani lo sanno e...ci marciano.
L'italiano veste meglio della maggioranza degli stranieri e non si toglie il telefonino di mano neanche se il piu' vicino punto wi fi e' a 300 km.
Solo i giapu fanno piu' foto degli italiani.
Solitamente e' anche piu' generoso con le fanciulle, a parte i casi dei caimani nelle saccocce.
Le fa volentieri il regalino, se per caso si passa davanti a una tienda dove c'e' quel tal tipo di tacones....
I residenti sono un'altro discorso; qualcuno sta' bene di famiglia o ha rendite importanti, altri hanno 600 cuc al mese per campare compreso il pagamento della casa de renta.
E' chiaro che in quelle condizioni ci sia poco da scialare, io non mi ci metterei neppure, ma ogni testa e' sempre e solo un piccolo mondo.
Tutto sommato non siamo peggiori di altri, nella media, potremo essere migliori ma ci portiamo dietro il bagaglio culturale che abbiamo.
Non sempre degno di essere trasmesso ai posteri.

M&S Casa Particular ha aggiunto una nuova casa

martedì 23 febbraio 2016

CONFORMISMO

 

Lavorare, anche, in ambito turistico mi ha permesso, oltre che di girare mezzo mondo, anche di conoscere piuttosto bene il mio paese.
L'Italiano anche quando si esprime in italiano, mantiene alcune cadenze dialettali di dove vive, le differenze fra le varie regioni investono la sfera culturale, sociale e sociologica.
Un piemontese e un siciliano non soltanto parlano con cadenze differenti, ma vivono in modo differente, mangiano, amano, costruiscono casa in modo differente.
E' un limite, ma anche una grande risorsa di questo paese.
A Cuba le cose funzionano in modo differente.
E' vero che fra habaneros e palestini ci sono alcune differenze, ma sono lievi.
I modi di parlare sono gli stessi, le espressioni gergali si assomigliano, il cibo e' simile, cosi' come sono simili gli stili di vita.
In questo, con ogni probabilita', il Socialismo ci ha messo lo zampino.
Il cubano e' estremamente conformista, da un lato ama eccellere dalla massa ma dall'altro vuole e pretende di essere parte della massa stessa.
Ho visto, nei lustri, le fanciulle indossare tutte lo stesso tipo di blusa, le stesse scarpe, ora i ragazzini viaggiano tutti con quei cazzo di cappelli duri da rapper....gli esempi potrebbero essere mille.
Un'esempio di conformismo e' dato dallo stile delle case.
Fondamentalmente le case cubane sono tutte uguali, una puo' essere piu' pregiata rispetto ad un'altra ma, in linea di principio, a meno di non parlare di vecchie case coloniali, tutte quante si assomigliano.
Anche chi dispone di mezzi economici importanti, alla fine, si riduce a fare le cose esattamente come chi di soldini ne ha pochi.
Stessa palca, stesso portal, stesso tipo di ventana, grey finto italiano, stessa cucina e stessi bagni da cui il bide' e' rigorosamente escluso.
Quando ho comprato, da un'italiano, Grande Torino decisi che ogni stanza avrebbe avuto un colore diverso.
La cosa venne accolta dal boss con molta diffidenza, come se si trattasse di una carnevalata.
A gennaio, dopo aver visto i risultati, ammise che la casa cosi' colorata era davvero bella.
A Cuba non si usa.
Solitamente tutta la casa e' dipinta dello stesso colore, questo anche per la difficolta', almeno a Tunas, di trovare pinture di colori vari.
Ricordo la prima volta che portai una ragazza a vedere una casa dove una camera era dipinta con lo “spatolato”.
Sembra che qualcuno abbia cagato sul muro” fu l'elegante commento della fanciulla.
Il cubano viaggia su schemi fissi, “tutti fanno cosi' e cosi' devo fare anche io”.
Fantasia zero, idee zero.
Ora, con molta gente che inizia a viaggiare e vede come funzionano le cose in giro per il mondo, alcune teste si stanno aprendo....ma ci vorra' altro tempo.
Ora che scendero' a Tunas faro' ridipingere camera mia della casa dove vivo.
Abbattero' un'altro tabu' di Cuba.
Il soffitto bianco.
Tutte le case a Cuba possono avere i muri del colore che volete ma il soffitto lo troverete sempre bianco.
Perche?
Perche' tutti hanno sempre fatto cosi'.
Faro' dipingere i muri di un colore e il soffitto di un'altro, ma e' la mia camera e ho mano libera da parte della famiglia, a patto di non toccare il soffitto del resto della casa....
Fra l'altro in Grande Torino i 10 lampadari sono tutti colorati, dello stesso stile ma di 6 colori diversi.
Anche questi all'inizio erano guardati con sospetto ma oggi...ammirati.
Ci vorra' tempo per cambiare questa loro mentalita' conformista, prima o poi impareranno anche loro a fottersene di quello che dice la gente.
Sopratutto in casa loro.

M&S CASA PARTICULAR ha aggiunto una nuova casa

lunedì 22 febbraio 2016

DONNE

 
E’ vero che sono un po’ differenti rispetto alle altre donne del continente. Hanno un tasso molto alto di divorzi, considerano l’aborto come un diritto e non sentono che il sesso sia peccato e pertanto fanno l’amore senza sensi di colpa. La moda non governa le loro vite né l’età le limita, si mettono quello che a loro piace e nessuno le critica, si innamorano perfino nella terza età quando molte delle loro sorelle nel mondo pensano che il loro unico destino sia crescere i nipoti.
Sono madri molto amorose, nella coppia indipendenti, professionalmente creative e molto passionali. In generale non sono donne che si possano comprare e nemmeno tra le prostitute, quelle che si affittano, è difficile trovarne una che si venda.
E’ che una donna cubana non è mai del tutto di uno, sceglie ogni giorno della sua vita con chi stare e se il suo compagno aspira a essere rieletto dovrà darle la passione e l’amore che merita. Per loro cambiare uomo non è un trauma.
Non pochi stranieri hanno sofferto una disillusione quando hanno provato a comprare una donna a Cuba. Adesso, nel mezzo della solitudine di un bar, non riescono a capire in che cosa hanno fallito, però masticano e sputano veleno, a chiunque possa sentirli che: “tutte le cubane sono puttane”.
Fernando Ravsberg è il corrispondente dall’Avana della BBC. Questo articolo risiede in originale sul dominio del servizio pubblico inglese.
Ho trovato questo articolo da qualche parte, strano che un'inglese abbia capito cosi' bene l'essenza della donna cubana.
Gli inglesi non brillano esattamente in questo campo...
Hanno un tasso alto di divorzi perche' un divorzio costa 150 pesos cubani e il mantenimento mensile standard e' di 50 pesos.
Se i costi fossero simili ai nostri probabilmente questo tasso diminuirebbe in modo esponenziale.
L'aborto e' un diritto da sempre, vediamo ora, con l'arrivo in massa dei baciapile se le cose cambierano, anche perche'...”poi la voglia finisce ed il figlio rimane, e tanti ne uccide la fame".
Vero che se ne fottono di sentirsi inadeguate, si vestono come vogliono, non e' raro vedere voluminose cinquantenni portare orgogliosamente le braghe di lycra.
Non si fanno problemi a stare con ragazzi piu' giovani anche quando l'eta' suggerirebbe differenti soluzioni.
Anche le prostitute piu' invereconde non si comprano mai veramente, puoi pensare per un'attimo di averle...ma e' solo un'attimo.
Le cubane non si puo' mai dire che appartengano interamente ad un uomo, un giorno sono perdutamente e intensamente innamorate di qualcuno, una settimana dopo a malapena lo salutano por la calle.
Cambiano facilmente uomo ma anche l'uomo cambia facilmente donna, entrambi senza alcun rimorso o senso di colpa.
Molti di noi non sono mai riusciti ad entrare in questa ottica di idee, se ci riuscissimo sarebbe molto piu' facile accettare tante altre cose.
Bisogna anche dire che pretendere fedelta' soltanto perche' si detengono le chiavi del borsellino, pensando a nostra volta di poter fare il cazzo che vogliamo non e' mai una strada che possa portare da qualche parte.
Ovviamente il finale di ogni storia andata a male porta lo sventurato di turno a identificare Cuba intera come la responsabile dei propri fallimenti.
La colpa e' delle cubane.....non dei 40 anni di differenza di eta', i pantaloni di vigogne sotto l'ascella, l'ignoranza culturale, l'assoluta desuetudine al genere femminile, i caimani nelle saccocce, il non essere esattamente degli adoni, le prestazioni sessuali imbarazzanti, il “no se bagna”, la gelosia fuori luogo e le altre tante nefandezze di cui gli stranieri si rendono protagonisti da quel lato del bloqueo.
Cuba e' questa, le sue donne sono queste, fino a quando non accettiamo questo assioma, non entriamo in un'ottica di pensiero differente a quella a cui siamo abituati l'epilogo di ogni storia sara' gia' scritto nel prologo.

Ieri la nostra agenzia on line di prenotazioni case de renta ha ricevuto la prima commissione, un canadese, brindo con tutti voi per il primo piccolo passo concreto (fatti non pugnette...) dell'impresa.
M&S Casa Particular Cuba ha aggiunto una nuova casa

sabato 20 febbraio 2016

SABATO


 
Settimana abbastanza ricca di notizie, alcune buone e alcune meno.
Ogni giorno leggo qualcosa riguardante qualche ospedale psichiatrico, dove i poveri pazienti vengono presi a botte da chi dovrebbe occuparsi di loro.
Non e' facile avere a che fare con le disabilita' di qualunque tipo, proprio per questa ragione le persone preposte a questo tipo di lavoro dovrebbero avere una predisposizione personale e professionale nei confronti di queste problematiche.
Gente che faccia questo mestiere con amore e passione, possibilmente pagata decentemente.
Invece si prende chi manda l'interinale, o l'amico dell'amico col risultato di avere gente piu' fuori di testa dei malati stessi.

Al momento sono solo rumors, ma se davvero verranno toccate le pensioni di reversibilita' potrebbe scoppiare un gran casino.
Gia' far passare questo tipo di pensione non piu' come tale ma come “assistenza”, cambia in modo formale, ma anche pratico, le cose.
Un diritto acquisito e' tale per sempre, un...assistenza puo' essere tolta da qualunque governo e da qualunque ministro che abbia la grande idea.
Manca solo piu' che si metta mano nel portafoglio delle povere vedove.....

Ho letto ieri l'articolo di quella torinese, mia coetanea che, con la sclerosi multipla in fase avanzata, ha deciso per la dolce morte in Svizzera.
10 mila euro e ci si toglie la paura.
Credo che ognuno di noi dovrebbe avere il diritto, nel momento in cui la vita non e' piu' un bene prezioso ma diventa un mare di sofferenze, di decidere come e quando farla finita.
Lo stato dovrebbe mettere qualche paletto, ma anche evitare ingerenze in un privato cosi' doloroso e irreversibile.
Molti paesi europei hanno la dolce morte nella loro legislazione, noi coi baciapile in mezzo ai piedi, ovviamente, restiamo nel nostro medio evo, esattamente come accade per le unioni civili.
Il problema e' che se non hai 10 mila euro....resta solo buttarsi da una finestra.

Non so se avete visto il rigore tirato da Messi e messo dentro da Suarez nel campionato spagnolo, vi posto il video.
Voglio essere molto chiaro.
Se in una partita del venerdi, un mio avversario tira un rigore in quel modo le gambe non le porta a casa.
Lo sport e' rispetto per se stessi ma sopratutto per l'avversario, un rigore simile e' una palese presa per il culo.
Stai tranquillo che se me lo fai poi salti come un grillo ogni volta che mi arrivi a tiro.
In Italia gia' mi immagino Chiellini che lo aspetta al primo incrocio, non voglio neanche pensare al Toro di Bruno, Annoni e Policano.

Il Toro domani ospita il Carpi, nella partita che dovrebbe sancire la nostra salvezza oramai certa.
Dopo di che potremo divertirci con tutti.
Cairo, Libidine, i giocatori e Longo hanno chiamato i Fratelli allo stadio per questa partita, i Fratelli hanno risposto alla grande ma un'altra presa per il culo vorrebbe dire davvero la fine di ogni tipo di rapporto con questo staff tecnico.
Il fine settimana e' iniziato bene, speriamo prosegua meglio...

In palestra ho iniziato un corso di step, non succedeva da anni, piu' che altro faccio il pirla, ma pare che piaccia...mah....
Con M&S case particular abbiamo proposte quotidiane di inserimento da parte di case sparse in tutta l'isola e richieste da parte di nuovi clienti per case di differente prezzo.
Guardo con una certa curiosita' questa cosa, chissa' dove ci portera'...
Sto' contattando strutture per la stagione estiva, primi contatti ma e' ancora presto per firmare contratti.

M&S Casa Particular ha inserito una nuova casa.

venerdì 19 febbraio 2016

UN PIANO



In questi periodi, non certo facili che il nostro stivale sta' vivendo, sempre piu' gente manifesta il proposito di andarsene.
Ovviamente Cuba, almeno per chi la conosce resta una delle opzioni piu' percorribili.
Parallelamente a chi ha gia' conoscenza dell'isola, tanta altra gente si sta' domandando, senza averci mai messo piede, se potrebbe essere una meta definitiva appetibile.
Le mail che mi arrivano con richiesta di informazioni, mi fanno pensare che Cuba stia scalando le classifiche dei paesi...vivibili.
Oltre a questi amici, ci sono poi i cazzari da forum, da web, quelli che vorrebbero....ma non hanno le palle per il grande salto.
Questi si limitano a guardare cio' che fanno altri, gufando sul fatto che ogni iniziativa presa da chi invece gli attributi li possiede, vada a finire a gambe all'aria.
Se vogliamo stilare un piccolo bignami dell'occorrente per il grande salto, possiamo dire che le cose indispensabili sono due, mentre la terza e'...opzionale.
-Un luogo dove vivere
-Una rendita italiana
-Un'entrata, magari limitata, cubana.
Senza i primi 2 requisiti meglio neanche pensarci.
Un luogo dove vivere e' imprescindibile; non si puo' pensare di campare per lunghi periodi in una camera di una casa de renta.
Ai culi bianche senza Residenza Permanente non e' consentito intestarsi nulla, quindi ci vuole il matrimonio o un figlio riconosciuto.
A quel punto meta' casa e' nostra e meta' della fanciulla eletta al trono.
Le scelte, da questo punto di vista possono essere differenti; si puo' comperare una casa e ristrutturarla, acquistare una placa o un terreno e costruirla, mettere a posto quella della famiglia e trovare un angolo vivibile, costruire sopra la casa della famiglia ecc...
Ovviamente, malgrado io viva con una famiglia (ma in un contesto differente da quello abituale) resto dell'idea che, piu' ettari di distanza ci siano col familion, meglio si campi.
Questo non solo a Cuba.
Alla fine, a meno di non trovare soluzioni “creative” come ha fatto il sottoscritto, una donna accanto, o fra i cabasisi dipende dai punti di vista, e' indispensabile.
La rendita italiana e' imprescindibile; puo' essere una pensione, un affitto italiano che arriva ogni mese, soldi da parte, i genitori che ti mantengono pur che tu non ti metta di nuovo nei guai nel bel paese (ne conosco un discreto numero di questi “tuneri”) quello che volete, ma vivere a Cuba ha un suo bel costo.
La terza opzione e' facoltativa, se uno e' in pensione difficilmente ha ancora voglia di inventarsi qualcosa.
Pero' riuscire a tirare su qualche centinaio di cuc al mese puo' aiutare il bilancio personale e/o famigliare.
I sistemi possono essere tanti e differenti, basta essere consapevoli che, come accade in ogni parte del mondo, anche a Cuba i soldi non te li regala nessuno.
Molti vorrebbero fare il grande salto ma, come mi ha detto un'amico in settimana; “fino a quando qua' mi danno 4 soldi non me ne vado”.
Opinione rispettabilissima anche se si corre il rischio di aspettare Godot per tutta la vita.
A un bel momento, se si decide di fare il gran salto...bisogna farlo e non tormentarsi la vita con mille pugnette.
Certo se ci sono figli la cosa va pensata bene.
Personalmente non ho mai manifestato l'intenzione di vivere a Cuba in pianta stabile; dovrei dopo l'estate essere in condizione, finalmente, di fare i 4 mesi a Cuba e 8 in Italia, massimo 5 e 7.
Per me e' il massimo, di piu' Cuba non la reggo.
In questo modo non mettero' in discussione le attivita' italiane.
Questo almeno fino alla sessantina...poi vedremo.
Mi sono gia' portato avanti col lavoro, la renta di Grande Torino e' il primo passo in quella direzione, M&S Casa Particular il secondo.
Ho un posto mio dove vivere e da dove nessuno mi mandera' via.
Il fatto di passare, lavorando, comunque 7/8 mesi in Italia mi garantira' i fondi per il progetto.
Perche' un progetto ci vuole, un'idea.
Non si puo' pensare di andare alla cazzo, questo lasciamolo fare ai cazzari di turno.
Noi...cerchiamo di avere un piano....

M&S Casa Particular ha inserito una nuova casa.

giovedì 18 febbraio 2016

CI SIAMO!

 Risultati immagini per raul castro obama

La notizia e' oramai vicina all'ufficialita'.
Obama a marzo dovrebbe volare a Cuba.
E' a fine mandato e puo' permettersi un gesto epocale come questo, un gesto che, si spera, mettera' fine a quasi 60 anni di guerra fredda.
Ieri sera su Iris ho rivisto thirteen days, un buon film con Kevin Kostner nei panni del primo consigliere dei Kennedy durante la crisi dei missili a Cuba.
Siamo stati davvero ad un passo dall'olocausto nucleare...lo scriba era appena nato.
Il maggiore dei Kennedy e' stato il primo presidente americano ad avere a che fare coi Castro in era postrivoluzionaria.
L'ultimo presidente Usa ad avere visitato l'isola e' stato Calvin Coolidge nel 1928 ricevuto dall'allora presidente cubano Machado.
Fidel annuncio' la creazione dello stato “Marxista” ben prima dell'edificazione del muro di Berlino.
Il primo presidente americano che cerco' di scalzare il Comandante en Jefe fu, Ike che si trovo' a gestire la caduta di Batista.
Poi venne Kennedy, da molti visto come un paladino delle liberta', ma che si trovo' invischiato nella disfatta di playa Giron e dopo nella tragedia vietnamita.
Poi fu la volta di Lyndon Johnson, subentrato a Kennedy dopo l'attentato commissionato, si dice, dalla lobby cubano americana che rimproverava al presidente il mancato appoggio durante l'invasione della baia dei porci.
Johnson si rtirovo' fra le mani la patata bollente vietnamita, Cuba passo' in secondo piano.
Dopo venne Nixon, uno dei piu' grandi criminali della storia, responsabile della morte di 52 mila soldati americani in Vietnam, poi saltato per aria col Watergate.
La presidenza di Gerald Ford, un'altro dei tanti miliardari approdato grazie al suo denaro alla Casa Bianca, non fu particolarmente significativa.
Tocco poi' a Carter, forse il presidente con cui Cuba ando' maggiormente daccordo, se non ricordo male fu proprio sotto la sua presidenza che avvenne l'esodo del Mariel.
Fu ritenuto un presidente debole, duro' solo una legislatura.
Dopo vennero gli 8 anni di Reagan, il mondo fu di nuovo vicino alla tragedia nucleare, i paesi latino americani furono ostaggio di dittautre sangiunose, Cuba tenne duro ma non furono anni facili.
Con George Bush le cose non andarono meglio, il bloqueo fu inasprito, brutto periodo.
Con Clinton le cose andarono meglio, anche se il bloqueo divenne ancora piu' duro con la legge Helms-Torricelli.
Ci fu la storia di Elian che, probabilmente, con un repubblicano alla casa bianca avrebbe avuto un'epilogo differente.
Dopo Clinton arrivo' Dabliu Bush e i suoi badanti, non si puo' credere che un decerebrato simile sia stato per 8 anni a capo della potenza maggiore del pianeta.
Nessuno di questi presidenti e' riuscito a tirare via una piuma a Fidel, questa e' storia, non opinioni.
Nel frattempo e' crollata l'Unione Sovietica al cui posto oggi c'e' la forte e orgogliosa Russia di Putin.
Fidel nel corso di mezzo secolo ha incontrato il maresciallo Tito, Salvador Allende, Indira Ghandi, Nelson Mandela, Yasser Arafat, e un altro papa, Karol Woityla, il primo pontefice a visitare Cuba e ad avere un colloquio diretto con il leader rivoluzionario nella sua isola.
Almeno altri due primati da Guinness sono stati messi a segno da Castro negli ultimi decenni.
Fidel ha fatto il discorso politico più lungo del mondo nella storia della politica: 7 ore e 15 minuti di fronte al Parlamento cubano, il 24 febbraio del 1998.
L'altro record riguarda gli attentati: per ucciderlo sono stati messi a punto 637 piani. Uno anche con sigari-bomba (ordito dalla Cia). Tutti, chiaramente, falliti.
Ora ci siamo, Obama arriva a Cuba ricevuto da Raul (ma un salto a trovare Fidel lo fara' di certo) da pari a pari.
Altro duro colpo per chi, negli Usa ma anche da noi, auspicava il bagno di sangue.

M&S CASA PARTICULAR ha aggiunto una casa;

mercoledì 17 febbraio 2016

PRODOTTI



Un sabato mattina, durante quest'ultimo giro a Tunas, ero al Carrefur locale, la Casa Azul.
Se non ricordo male dovevo comprare una cazzata, mi pare una spezia da mettere nel sugo per la pasta.
Gli scaffali erano pieni di cose strane; biscotti misteriosi, marmellate che costavano come monili, confezioni di cetrioli, pasta cubana ecc.
In coda avevo davanti 5/6 persone, la prima stava pagando con la loro carta di credito o bancomat non so bene.
Quando questo accade e' un casino.
Devono scrivere, poi riscrivere, poi scrivere ancora, quindi chiedere il permesso all' jefe e via discorrendo.
Non dovevo avere la faccia felicissima di aspettare per comperare una cazzata, dietro il banco un vecchino, che lavora la', non so con quale compito, mi chiede sorridente cosa avevo.
Gli spiego che l'organizzazione potrebbe essere migliore e che negli scaffali c'era quasi solo fuffa.
Mi risponde che il problema e' l'approvvigionamento, ad esempio la settimana precedente erano arrivati tolloni di 5 litri d'olio a un prezzo discreto, erano letteralmente volati.
Mi racconta che il problema e' rappresentato dal fatto che non sia dato di sapere quando si ripetera' una simile opzione.
La gente, quando capitano queste offerte, fa incetta di tutto, successivamente, al campo, rivende il prodotto guadagnandoci il prezzo del disturbo.
Storia antica.
I primi ad imboscare i prodotti sono proprio gli impiegati di questi supermercati.
Imboscano il prodotto, lasciano passare un po' di tempo per poi rivenderlo direttamente ad amici e parenti lo mettendosi in saccoccia un discreto gruzzolo.
Ricordo che quando stavo arredando Grande Torino, cercavo i lampadari, ne volevo una decina uguali e colorati.
Avevamo un'amica che lavorava proprio a Casa Azul, quando i lampadari sono arrivati ci ha avvisato e ce li ha procurati.
Quei lampadari non sono mai arrivati sugli scaffali, se li sono venduti per conto loro.
Sono piccole ruberie nei confronti dello stato, moltiplichiamo tutto questo per migliaia di punti vendita e di impiegati ed e' facile rendersi conto come il sistema in questo modo non possa funzionare.
Ho spiegato al vecchino che, se quei tolloni da 5 litri sono davvero volati, dovrebbero essere sempre disponibili in negozio e non una volta ogni 3 mesi.
In questo modo si eviterebbero code di ore e ore, la gente, quando grazie al silenzioso tam tam della calle, viene a sapere di queste offerte, si predispone a ore di attesa pur di sapere che potra' mettere le mani sul prodotto.
Se il prodotto fosse davvero disponibile sempre la gente la prenderebbe calma, tutto sarebbe meno problematico.
Nel caso che questi supermercati, queste grandi tiendas, fossero ubicate una in ogni barrio la gente non dovrebbe fare km, con tutti i problemi di trasporti che conosciamo, per accaparrarsi il prodotto nel solo punto vendita cittadino in cui sia possibile trovarlo.
Un prodotto, se in negozio non ce l'hai non lo vendi, invece se l'approvvigionamento fosse costante, il flusso di denaro sarebbe continuo e i disagi per la popolazione minimi.
Ma tutto e' proprieta' dello stato, visto che questo settore di privatizzarsi non ne vuole sapere quindi...che se ne fotte?
Se quella tienda fosse mia, sarebbe tutto mio interesse averla sempre ben fornita di merce con attiguo magazzino bello stipato di prodotti.
Ovviamente lo stato mi dovrebbe consentire di acquistare da chi voglio, non solo ed esclusivamente da lui.
Devo poter importare prodotti senza che alla dogana mi pelino vivo e senza che una parte della merce debba prendere...direzioni strane.
Ma questo, come dicevo al vecchiarillo, e' ancora un discorso lontano da venire.
P.S: Notate l'ora di pubblicazione del post....poi non dite che non vi voglio bene e ricordate che....sono stato Punk prima di voi... 

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA NUOVA CASA