lunedì 18 aprile 2016

NORMALITA'



La mia prima esperienza con l'Inmigration di Las Tunas risale a circa una decina di anni fa.
Era la prima volta che superavo il mese di soggiorno, dovevo rinnovare la visa.
All'epoca l'inmigration era situata nel reparto Buena Vista, avenida Cienfuegos.
Una sorta di carnaio.
Un luogo di speranze deluse, dove tanti cubani bivaccavano nella speranza, allora quasi sempre vana, di poter uscire dal paese.
A differenza delle provincie piu' evolute, a Tunas non c'era alcuna differenza fra cubani e stranieri, fra chi aveva una casa de renta e doveva registrare un arrivo, chi doveva fare il passaporto o il carne' e chi, straniero, aveva altre esigenze.
Nelle provincie piu' evolute gli stranieri hanno un'ufficio apposito, ma da noi le cose arrivano sempre alcuni anni dopo.
Avevo sentito racconti biblici su quel luogo; ore ed ore di attesa, funzionari sgarbatissimi e giramenti di coglioni a raffica.
Ci andai di sabato mattina, poca gente, aspettai una ventina di minuti prima che toccasse a me e un'altra ventina perche' l'Jefe, quello che doveva firmarmi il tutto, era andato a comperare il boniato.
Erano gli anni del negron singao.
Un ufficiale che odiava a morte gli stranieri, leggenda narra che un giorno piombo' al parque chiedendo a tutti gli yuma presenti il passaporto, visto che tutti avevano la copia, ando' su tutte le furie mandando tutti nella propria casa de renta a prendere l'originale per mostrarglielo.
Il tizio mi capito' un paio di volte in casa de renta, tutte due le volte ero con una fanciulla, tutte due le volte puntata.
Con lui non ebbi mai problemi anche se non si puo' certo dire che fosse un mostro di simpatia.
Ricordo lo sguardo gelido che scocco' alla mia compagna di allora mentre, con la divisa di gastronomica, si apprestava ad andare a lavorare.
Andai un'altro paio di volte in quell'inmigration, sempre di sabato mattina e sempre mi sbrigai in fretta.
La mia frequentazione di quegli uffici si e' intensificata da quando ho iniziato a chiedere, ottenendola, la visa familiar.
Nel frattempo gli uffici si erano spostati a Los Pinos oppure, dove vado io, dopo la linea prima de la caretera per l'aeroporto.
La prima volta ci andai con la fanciulla e la madre insieme con la proprieta' della casa.
Conobbi una simpatica funzionaria, Maria, che ora ha chiesto ed ottenuto la baja, e non ebbi alcun problema.
Ora siamo alla quinta volta.
Nel frattempo ho preso ad andarci solo con la moglie del boss che e' conosciuta per via della casa de renta.
Due volte ho beccato una giovane fanciulla ed e' andato tutto liscio, l'ultima volta ho beccato un ufficiale con 3 stellette.
Da noi sarebbe un capitano, non so come funzionano le cose coi gradi a Cuba.
Tipo serioso, faccia da poliziotto cubano incazzato.
Il mio lavoro consiste nell'avere a che fare con la gente, creare empatia e' il mio mestiere.
Mi chiede se ero sposato, gli rispondo di no, ricordandogli che la visa familiar non ha nulla a che vedere con questo, ma si tratta di una famiglia che si assume la responsabilita' dei miei comportamenti.
Lui mi guarda fisso e mi dice che e' proprio cosi' e che e' loro facolta' darla o meno.
Gli ricordo che mi sono sempre comportato bene, che me l'avevano gia' data 4 volte e che sapevo bene come funzionava.
Il tutto in un buono spagnolo, sorridendo.
Il ghiaccio era rotto, da quel momento in poi la strada e' stata in discesa, alla fine mi consegna il visto e, puntandomi il dito contro, sorridendo anche lui, mi dice “portate bien”, come per dire “come te l'ho data...te lo tolgo”.
Gli stringo la mano e vado via.
Rimango sempre della mia idea; se ti presenti bene, vestito decorosamente, con accanto una signora per bene, parli uno spagnolo decoroso, sorridi e non ti comporti come se fossi dal dentista tutto si aggiusta facilmente.
Non sono abituati al turista che chiacchiera, sorride e si comporta in modo normale.
A volte la normalita' e' la miglior scelta.

M&S HA AGGIUNTO UNA NUOVA CASA
CASA ALAIN 1 

18 commenti:

  1. Mai stato a Cuba piu' di un mese, spero di restarci alla larga ancora a lungo. Giuseppe

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  2. In effetti e' quesi una mezza giornata persa fra una cosa e l'altra.

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  3. hola! quello che dici vale in ogni campo, un comportamento decente paga sempre. Soprattutto quando si ha a che fare con l'altra metà del popolo cubano ovvero esercito e similari. Gli atteggiamenti da conquistadores (che sono tipici di quelli col nostro passaporto) stanno particolarmente sulle palle ai cubani che sono molto orgogliosi ed anche quelli che lavorano con il turismo sono costretti a sopportare. Sono curioso di vedere le nuove case che Simone ha recensito en playa del este, poi quella villa costosa forse ho capito dove si trova. La capitale e provincia hanno ormai prezzi da 1 mondo perchè la casta militare, las remesas, los cuentapropistas exitosos, los turistas buenos vanno tutti li, cuba è habanacentrica e lo dimostra anche in questo. chao Enrico

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  4. Eppure ci sono sempre i fenomeni che trovano tutto a....4 soldi...
    Pagherei per vederli in giro per Cuba

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  5. Sono 4 anni che non vado a Cuba,forse andro'l'anno prossimo quando il mulatico che arrivera'tra 2 settimane avra'un anno.Trovero'una isla profondamente diversa!!Nel frattempo abbiamo comprato casa nel centro di Sancti Spiritus,prezzo abbordabile ma quasi 6 mesi di trattativa.Non bisogna avere fretta!!

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    1. Bravo Mirco
      Mai avere apuro.
      Si fa un'offerta, magari ritenuta inadeguata ma sono soldi sul tavolo.
      Un NO oggi puo' diventare un OK domani.

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  6. se ci si vuole divertire Cuba è costosa come ogni zona turistica del mondo certo la habana non è ai livelli di rio de janeiro ma ci vogliono soldi e punto. Il fatto è che i fenomeni non hanno el justo presupuesto para gozar ma stanno lo stesso in mezzo alla farandula y puteria, per loro l'importante non è divertirsi ma spendere il meno possibile per ogni cosa infischiandosene del risultato e facendo passare per coglioni tutti quelli che pagano il giusto per quello che ricevono. E' una costante che riscontro dal 2004 ad oggi, infatti fu solo nella prima vacanza del 7/2004 che ebbi contatto con gli itagliani de la isla sia turisti , turisti de largo plazo e residenti, ero solito andare in una sorta de pasteleria/cafeteria cerca del hotel inglaterra en capital dove al posto di avere dritte prendevo solo insulti per come a loro modo di vedere "strapagavo". Mah personalmente se non ho la possibilità di sostenere un certo tipo di necessità mi chiuso in resort o faccio vita da spiaggia in località de playa oppure .......prendo anni sabbatici
    Enrico

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    1. Un paio di volte ho avuto questi fenomeni come vicini di sedile en avion.
      Di qualunque cosa si parlasse, qualunque cifra.....loro pagavano di meno...
      Lascia gli anni sabbatici a chi si e' seduto su un silos....

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  7. Considera che e'una casa singola con giardino,portal,3 cuartos,tetto de placa,aria condizionata e telefono,strutturalmente ottima,solo da mettere un po'a posto il bagno per portarlo a standard europei.Forse tra un po'renta,ma Sancti Spiritus non e'Las Tunas!

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  8. LOW PROFIL altrimenti detto STA SCHISC...

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  9. Odissea nel Barcellona. In meno di un mese la caduta degli dei blaugrana, inimmaginabile e impensabile poche settimane fa, è diventata realtà. In cinque giorni l’opera di come complicarsi maledettamente la vita è stata definitivamente portata a termine: mercoledì lo sfratto dalla Champions League per via diretta e domenica l’aggancio in Liga per via indiretta da parte dell’Atletico Madrid.
    Il terzo ko filato in campionato, arrivato in casa con il Valencia, apre una volta per tutte la crisi del governo del Luis Enrique, capace di dilapidare una dote di undici punti di vantaggio sulle inseguitrici e di non racimolare più di un misero punticino nelle ultime quattro gare. La classifica, a quattro giornate dalla fine, dice Barcellona e Atletico 76, Real 75: vinca il migliore. Tutto ancora in ballo e volata finale a tre sempre più incerta. Se sabato era stato il giorno della salita delle merengues a un punto dalla vetta, domenica è stato quello dell’aggancio dei colchoneros all’irriconoscibile orchestra blaugrana.
    Tutto secondo programma per l’Atletico contro il malcapitato Granada: 3-0 con reti di Koke, Fernando Torres e Correa. Tutto il contrario di quanto pianificato dal Barcellona nell’incontro ravvicinato con il Valencia, piallato nel recente passato con un sonoro 7-0 in semifinale di Coppa del Re, e capace di vendicarsi con un clamoroso 1-2 perfetto per completare il suicidio blaugrana in classifica. Siqueira, con una deviazione di Rakitic, e Santi Mina zittiscono il Camp Nou prima dell’intervallo. Al resto ci pensano i miracoli di Diego Alves e gli errori di mira dei frombolieri del Barça. Messi, a quasi mezzora dalla fine, riesce finalmente a segnare la rete numero 500. I sogni di “remuntada”, però, si spengono contro i guanti del portiere del Valencia e su un’occasione d’oro sprecata da Piqué.
    Lo psicodramma blaugrana è ufficialmente servito: Neymar, rientrando negli spogliatoi, arriva addirittura a lanciare una bottiglietta d’acqua all’indirizzo di Barragàn, che lo avrebbe punzecchiato con un «adesso non balli più?». Luis Enrique non demorde: «Dipende ancora da noi, anche se il credito è terminato. Affronteremo pure questa sfida a testa alta». Piqué lancia messaggi di speranza: «Giocando così, creando sempre tantissime occasioni, vinceremo la Liga». Simeone, invece, si gode l’aggancio e se la ride: «Il calendario dice solo che dobbiamo vincere, vincere, vincere e vincere». La Liga ricomincia, quasi da zero, a quattro partite dalla fine.

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  10. DAL BLOG DI LINUS

    Sono stato tante volte a Parigi, ma il mio anno zero è il 2008, quando ci ho corso la maratona. Fino ad allora ne avevo una percezione un po’ confusa, appena appena semplificata da quel lungo righello d’acqua di fianco al quale, di qua e di là, scorrono Torre Eiffel, Louvre, Notre Dame, Les Halles e il Marais.
    Per intenderci, l’opposto di quel serpentone del Tevere, che ogni volta non so da che parte mi trovo.
    Quando corri per una città è come scattassi migliaia di fotografie, ad altezza d’uomo ma anche a volo d’uccello, quando corri una maratona prima mandi a memoria tutto il percorso, così finisce che lo conosci come ci fossi cresciuto.
    Ed eviti, o ci provi, di pensare che le distanze siano quelle che vedi sulle cartine.
    Comunque si cammina, a volte senza meta, che è poi il bello di fare il turista.
    Di questi tempi, un weekend a Parigi è una manna per chi ha un profilo Instagram, e infatti ho postato qualche foto in più del solito, per la prima volta da un mese a questa parte senza Bruna.
    Ma subito è arrivato qualcuno a chiedermi dove l’avessi abbandonata.
    Ovviamente, quando pubblico le sue foto lo stesso mi scrive che ho rotto le palle con ‘sto cane.
    Se metto una foto in cui sono venuto bene c’è sempre quello che mi deve scrivere che sono vanitoso.
    Se ne metto una in cui sono venuto male c’è sempre qualcuno (ancora lui?) che mi ricorda quanto sono vecchio.
    Ho pubblicato una foto con me e Mayweather, vediamo se gli dite qualcosa.
    Faccina da “ci vuole tanta pazienza / ho capito che sono troppo vecchio per i social”.

    CARO LINUS METTITI IL CUORE IN PACE, OGNUNO HA I SUOI SFIGATI....AHAHAHAH

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  11. E' vero quello che dici Milco, e tu sai che lavoro faccio, indosso una divisa, e posso dirti per certo che quando abbiamo a che fare con persone arroganti, maleducate, sgarbate, ci arriva il sangue al cervello, e ci comportiamo di conseguenza, ma sempre con educazione e rispetto...però dico sempre, se il rispetto lo vuoi devi essere il primo a darlo, e ahimè tra le forze dell'ordine ci sono purtroppo alcuni miei "colleghi" che non mettono in pratica quanto detto...mi riferisco soprattutto a casi come quello di Uva, a quello di Cucchi, Aldrovandi, ecc....ecco, queste persone con la divisa che sono stati condannati dalla giustizia, per le morti di stato, non li reputo miei colleghi, anzi me ne vergogno.

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    1. Walter onore a te per quello che scrivi...mi vergogno anche io per alcuni tuoi colleghi...un giorno sará un piacere stringerti la mano...

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    2. Massimo rispetto per te e i tuoi colleghi.
      Ogni persona sana di mente dovrebbe averne.

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  12. Mah....a volte una divisa maschera i peggiori istinti....

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