CITTA' MERAVIGLIA 16/6

Nei giorni scorsi, una fondazione svizzera, ha nominato la citta de La Habana una delle 7 citta' meraviglia del mondo.

C'e' stata una manifestazione nella capitale, presenti alti funzionari cubani e l'immancabile l'historiador della citta', e' stata scoperta una targa commemorativa dell'avvenimento.

La mia domanda e' piuttosto semplice; perche' ora?

La Habana non e' una citta' Incas scoperta 2 anni fa da misteriosi esploratori, la capitale di tutti i cubani si erge alla vista di chiunque, splendida, da secoli, mollemente adagiata sul mar dei Caraibi.

Perche' si e' aspettato il 2016 per accorgersi che questa citta' e' realmente, una delle 7 meraviglie del mondo?

Nominata dagli svizzeri poi....

Da quando c'e' stato il riavvicinamento con i confederati pare che il mondo stia scoprendo Cuba che, detto per inciso, e' sempre stata li' a disposizione di tutti.

Sono arrivati e stanno arrivando cantanti, modelli, attori, nani, ballerine, avventisti del settimo giorno.

Si girano film, novelas, sit com, sfilate di moda, oramai e' praticamente impossibile veder passare un giorno senza il classico attore americano che si fa fotografare su un'auto scoperta, col sigaro in bocca, mentre sfreccia sul Malecon.

Eppure La Habana c'e' sempre stata.

L'Unesco gia' decenni fa l'aveva elevata al rango di patrimonio dell'umanita', l'Unesco non e' esattamente un covo di biechi bolscevichi.

Pare che da quando gli yankee abbiano dato l'Ok il mondo si sia accorto di questa piccola isola caraibica.

El Comandante en jefe, di cui i giornali occidentali per decenni hanno fornito una caricatura di uomo di altri tempo, e' ora definito dagli stessi giornali un capo equilibrato, che ha saputo far resistere il paese di fronte a decenni di embargo economico.

Raul, dipinto come una sorta di despota sanguinario, e' oggi diventato il “Presidente Castro”, un leader illuminato e lungimirante.

Eppure Fidel e Raul ci sono sempre stati e sono sempre stati gli stessi di adesso.

Tutto cio' dimostra come la dittatura mediatica possa, nei tristi tempi che stiamo vivendo, indirizzare l'opinione pubblica in una direzione rispetto ad un'altra.

Oggi La Habana e' citta' meraviglia, ieri era la capitale di una sorta di impero del male.

Eppure e' sempre la stessa Habana.

I cubani, fino a ieri, sempre secondo la stampa occidentale, torchiati da una spietata dittatura sono diventati gioiosi cittadini del Caribe.

Eppure sono sempre gli stessi, anzi forse erano perfino meglio qualche anno fa.

E' incredibile e anche un po' inquietante vedere questi tripli salti carpiati della quaglia.

Per carita', sono felice che la capitale di Cuba sia stata elevata al rango di meraviglia del mondo, ma noi, che da quelle parti ci bazzichiamo da decenni, lo sapevamo anche prima che La Habana e' un'autentica una meraviglia.

Non e' che dovevano arrivare degli svizzeri a farcelo notare.

Vi confesso che tutta questa melassa un po' mi inquieta, non c'ero abituato.

Non ero abituato a vedere cosi' tanta gente parlare bene di Cuba, quasi sempre senza conoscerla a fondo.

Nei lustri ho dovuto decine di volte difendere la nostra isola in mille discussioni, chiacchierate storiche da dopocena, di fronte a gente che le vomitava addosso tutto il guano possibile, anche in questo caso senza conoscerla.

Prima ero un puttaniere incallito che sfruttava la poverta' di un popolo ignaro, ora sono diventato il fortunato “possessore” di una casa nel luogo piu' bello del mondo.

Mi ci devo abituare a questo drastico cambio di prospettiva, ve lo posso assicurare.