E' un po' di tempo che non
racconto una piccola storia, questa non e' nulla di speciale pero'
puo' essere, se vogliamo, la dimostrazione che molte delle cose che
si raccontano su Cuba non sono altro che miseri luoghi comuni.
Come ho gia' avuto modo di
raccontare, sono uno dei pochissimi stranieri che a Cuba, pratica
sports; al mattino vado solitamente in palestra, sempre la stessa da
anni, mi lega al “profesor” che ci lavora un solido rapporto di
“amicizia”.
Torniamo indietro di 3-4
vacanze; il ginnasyo e' frequentato oltre che da parecchie sciure
Mariuccie anche da alcune fanciulle di notevole cabotaggio.
E' giusto precisare che, a
Cuba, frequento quella poco attrezzata palestra per allenicchiarmi e
passare un po' di tempo, sicuramente non per fare il pirla, pero' ci
sono occasioni che, quando si presentano, vanno colte.....ed in
fretta.
Vedo una fanciulla carina,
non una strafiga, con un davanzale da guiness dei primati, come e'
come non e', la conosco, si chiacchiera come avviene sempre in ogni
palestra al mondo dove i rapporti interpersonali sono piu' facili.
Riesco ad avere il suo
numero di telefono.
La chiamo pochi giorni
prima della mia partenza, non riusciamo a quadrare per vederci,
ritorno a Cuba mesi dopo e riparto, lancia in testa, all'assalto.
Parliamo di una tipa
statuaria ma riservata, insomma dopo avermi rimbalzato un paio di
volte (a Cuba capita...oh se capita...) una sera di 3 vacanze fa
accetta un invito a bere qualcosa.
La passo a prendere in
scooter, andiamo in un locale leggermente fuori mano, onde evitare
policia e rompimenti di coglioni assortiti.
La passiamo bene, la tipa
come dicevo e' riservata ma simpatica, buona ascoltatrice, parla in
modo pacato senza gesticolare o usare tipici modi di parlare delle
cubane, sembra una nordica.
Sui 30/32 anni, un figlio,
un divorzio, vive con il ragazzino e con la madre in una vecchia casa
vicino al centro.
Non essendo sceso dalla
montagna con la piena, mi accorgo che ci sarebbe trippa per gatti
ma...non subito, piu' probabilmente alla seconda uscita.
Come scopriro' in seguito,
non sono tutte uguali ed il copione non sempre si dipana nei modi a
cui siamo solitamente abituati.
Quando stiamo quasi per
andare via, l'ambiente si surriscalda e si decide di....non aspettare
un'altra volta.
Andiamo
dove....solitamente vado in questi casi, passo una delle piu' belle
nottate mai vissute a Cuba in 16 anni di frequentazione.
Al termine tento di fare
il mio dovere....anzi lo faccio....lei prende il dovuto e me lo
restiuisce dicendomi “non mi serve...se sono venuta con te non e'
per questo”.
A quel punto l'esperienza
mi porta a pensare che chi non mira al traguardo parziale,
solitamente, vuole vincere il gran premio della montagna....mi
sbagliavo.
Ci si vede altre volte,
stessa scena, ogni volta.
Per onore di cronaca avevo
subito messo in chiaro che non ero tipo su cui fare chissa' quale
progetto, andavo bene giusto per un buon giro di giostra.
Non e' la prima volta che
mi capita....anzi devo dire che e' successo un discreto numero di
altre volte...ma non per questo mi sono mai ritenuto un Robert
Redford dei poveri...dico solo che fa piacere.
Ovviamente......qualcuno
la cuenta la deve sempre pagare, non che la cosa mi interessasse, io
volevo solo il mio giro di giostra ben fatto.
Piu' per curiosita' che
per altro non posso non notare il buon telefonino sempre con credito,
la bike di livello, le scarpe da ginnastica giuste, il look discreto
ma di qualita'.
Sorridendo, senza malizia,
le chiedo chi e' il “fortunato”, lei nega, come da copione,
esattamente come mi aspettavo.
Durante l'ultima vacanza,
dopo una settimana in cui era capitato di vederci un paio di volte,
mi dice che deve andare a La Habana e che ci saremo rivisti alla
prossimo mio arrivo.
Non faccio domande, non e'
un mio asunto, il padre vive a La Habana ma la partenza improvvisa e'
probabilmente conseguente ad un'arrivo inaspettato.
Ci sentiamo via mail un
quindicina di giorni fa, mi racconta che e' stata in Messico e che
presto, con ogni probabilita' uscira' definitivamente dal paese.
Da un lato mi dispiace, si
tratta pur sempre di un gran legno ma dall'altro sono felice per lei,
spero solo che il Messico sia soltanto una tappa di passaggio verso
una destinazione migliore.
Alla fine e' stata con lo
scriba senza mai volere nulla, questo vuol dire che il tempo del
catetere e' ancora lontano e che, tutto sommato, sul mercato ci
stiamo ancora benone.
Mi sono davvero divertito,
non succede spesso.
Questo per dire che non
tutte sono uguali, non esistono regole fisse e che ognuno deve
giocarsi le proprie carte come meglio riesce.
Il pavone chiude la ruota.
DAL BLOG MINUTO SETTANTOTTO
RispondiEliminaSpero con tutto il cuore di battere la squadra di Mussolini.
aprile 11, 2016 Alessandro Colombini
Siamo a Torino, quartiere Vanchiglietta. Paolo Sollier entra a Scienze Politiche proprio nel ’68, un anno che non ha bisogno di contestualizzazioni storiche, ma ne esce dopo appena una sessione d’esami: lo stipendio del padre non basta più e Paolo entra nella FIAT. Siamo a Torino negli anni ’70. Facile, quasi scontato.
Parallelamente a questa vita, Paolo ne ha altre due. Quella di calciatore e quella di comunista.
La seconda avrà il picco massimo in un periodo particolarmente felice della prima, quindi tanto vale andare per ordine: fin da ragazzino passava la domenica pomeriggio con la casacca amaranto del Vanchiglia, squadra dilettantistica del quartiere, ma pian piano da quei campi senza pretese ne esce un centrocampista importante, che presto attira le attenzioni di squadre più blasonate degli amici del quartiere. Dopo una piccola parentesi cinzanese Paolo arriva in Serie C, prima all’Ezio Abate di Cossato e poi alla Pro Vercelli. Dopo una stagione a Vercelli attira le attenzioni del Perugia, in B. Ora è meglio parlare di rivoluzione.
Fin da giovane nella sua Vanchiglietta Paolo aveva bazzicato Mani Tese, ONG che punta alla fine dello squilibrio economico e soprattutto alimentare tra Nord e Sud del pianeta, ma con la maturità e con l’avvento del 1968 Sollier sviluppa una coscienza politica più forte e militante e rifiuta in ogni modo di lasciarla fuori dai campi da calcio.
"La critica principale che mi è stata rivolta è come si conciliava la mia militanza a sinistra con i guadagni da calciatore, ma il mio era lo stipendio di un buon impiegato. Se mi sentivo un privilegiato era per un altro motivo, perché facevo il lavoro dei miei sogni, il calciatore. Una fortuna che capita a pochi."
Con la maglia del Perugia, guardatuicasidellavita proprio rossa, inaugura un rito prepartita che lo consegnerà alla storia del calcio. Del nostro calcio. Squadre al centro del campo, saluto ai tifosi, mani che sventolano, palmi che applaudono, un pugno chiuso. Un pugno chiuso? Era Paolo quel pugno, ogni santa volta. “Un gesto di solidarietà“, come lo chiamerà lui poi.
Portando il pugno chiuso in giro per tutta la penisola accolto da, a seconda della città, altri pugni chiusi o braccia tese, Sollier arriva a quello che con tutta probabilità è il punto di non ritorno, l’orgasmo puro della sua carriera.....
......A Roma si gioca Lazio-Perugia e Sollier il giorno prima di concede a un giornalista de Il messaggero. “Parliamo di tutto: della condizione mentale del Perugia, del mister Castagner, dello schema che adotteremo a Roma, del mio stato fisico e così via, solo che prima di congedarci gli faccio una battuta stupida riferita alla Lazio: gli avrò detto un qualcosa tipo ‘Spero con tutto il cuore di battere la squadra di Mussolini’ e lui ovviamente ci fa un titolo a nove colonne sul suo giornale”.*
RispondiEliminaAd accogliere le squadre in campo c’è tutto uno stadio contro Sollier. La partita non contava più niente, l’importante era dare una lezione a quel comunista. Partita nervosissima, perugini presi d’assalto sugli spalti, striscioni contro Sollier, Wilson che la mette dentro a dieci dalla fine e Lazio che si porta a casa i due punti. Vabbè, ci siam divertiti.
Sempre di quegli anni è il libro “Calci e sputi e colpi di testa“, nel quale racconta e concilia la militanza in Avanguardia operaia e l’essere un calciatore professionista che gli costò un deferimento da parte della FIGC. Sennò, diciamocela tutta, che gusto c’era?
Ho incontrato pochi calciatori con i quali si parlava di politica. A Perugia c’era Raffaeli, che veniva da una famiglia iscritta al partito comunista. Poi c’erano quelli che simpatizzavano per i grupp dell’extra-sinistra come Blangero, Pagliari, Codogno, Ratti, Galasso, Montesi.
Dopo aver lasciato l’esperienza in A e il Perugia si rifugia a Rimini in B e poi un’altra serie di esperienze in Serie C con Vercelli, Biellese e Cossatese dando vita ad una carriera quasi a ritroso. Proprio a Cossato, pochi chilometri da casa sua, lascia il calcio giocato ed inizia una poco fortunata carriera in panchina, abbracciando però il progetto dell’Osvaldo Soriano Football Club, squadra della Nazionale scrittori, che tuttora allena.
Aston non sono situazioni solite a Cuba, ma possono sempre accadere. Giuseppe
RispondiEliminaPossono accadere se hai conoscenze normali, amicizie normali, niente di speciale, ma situazioni non sempre alla portata del turista da 15 giorni.
EliminaAnche a me una vera gnocca mi ha rimbalzato sistematicamente ogni volta che le ho chiesto di uscire, lavorava al doña nely in plaza de marte,andavo tutti i giorni a battergliela ma niente da fare.
RispondiEliminaDado
Dado guarda che oramai sono cose normali, lascia stare i cazzari...a Tunas c'e' gente a cui la tipa viene una volta ogni 4 imbarcate.
RispondiEliminaPiu' si alza l'asticella piu' bisogna saltare in alto per superarla.
Ma vuoi mettere la soddisfazione di arrivare dove altri prendono nasate?!
hola! sono cose che possono capitare non sono la regola con lo yuma (infatti non aveva necessità perchè dietro c'era un pagatore) e poi il fatto di fare una vita normale, essere simpatico e fisicamente decente aiuta molto. Personalmente essendo e facendo il turista miro sempre a ragazze facili (che non si trovano solo jineteando en disco) minimo sbattimento massima resa. Comunque è vero ormai anche loro possono scegliere se le necessità basiche sono coperte e questo anche con i loro machos . chao Enrico
RispondiEliminaEnrico le donne cubane non sono più facili di altre, sappiamo tutti a cosa è dovuta la loro generosità purtroppo....ma non dimentichiamo che anche loro hanno una dignità, dei sentimenti, e dei valori, purtroppo sempre calpestati per via della difficile vita che devono fare.
EliminaMah....per tanti anni non ho fatto prigionieri,oggi preferisco meno situazioni ma che davvero valgano la pena.
RispondiEliminavado ot milco la cubana è arrivata abituata gia' bene e oltre le aspettative to ogni tanto una cosa buona innamorata del mangiare carne pesce arroz por la pinga hihihihihi ciccio simone il romagnolo
RispondiEliminaGrande Simone sono proprio contento!!! Mi spiace per tuo padre, ma quello che dice Milco sulla differenza di età conta eccome per loro. Simone anche io vivo in Romagna mi mandi la tua mail tramite Milco che devo parlarti?
EliminaSiete entrambi su FB....
EliminaMilco mi mandi per MP su facebook per favore il nome di Simone per contattarlo?
EliminaFatto...stai per fare danni...? :-)
EliminaNo Milco per ora no, però mi informo intanto, per non farsi trovare impreparati :-)
EliminaCiccio ho visto la fanciulla....cuidado con la comida..... :-)
EliminaOt mica tanto caro Ciccio....
RispondiEliminaMi fa piacere che le cose procedano bene, e' molto meglio per la cubanita sia sbarcata, col bel tempo, nella riviera romagnola piuttosto che dalle mie parti....
Hai saputo perche' hanno negato la visa alla fanciulla di tuo padre?
la rimedio non l' hanno dato perchè possibile emigrante in pratica secondo loro non torna piu' a cuba ma gli ho trovato un trucco il 5 ottobre ritorna per fare un nuova intervista ciccio simone il romagnolo
RispondiEliminaCredo che il problema sia l'eccessiva differenza di eta', solitamente i problemi nascono proprio da questo.
EliminaIn molti hotel non accettano le coppie miste con oltre 30 anni di differenza di eta'.
Mah Milco solo dei mentecatti possono dire che le donne cubane sono tutte uguali, tutte che vengono con te yuma solo per soldi, ecc ecc...anche io dopo oramai diversi anni di frequentazione cubana posso dire che tutto il mondo è paese, e che anche a Cuba (e non capisco perchè non dovrebbe esserlo) ci sono ragazze e donne che frequentano una persona solo per piacere, senza mettere sempre in mezzo i soldi...anche a me sono capitate diverse situazioni come la tua, solo che la fanciulla di turno voleva che io diventassi suo novio, e nonostante io non fossi predisposto non gli ho mai mancato di rispetto, anzi, le sempre trattate da Donne.
RispondiEliminaLa cosa divertente era che non solo a me interessava solo il giro di giostra ma che a lei di avermi come novio(parola agghiacciante) non poteva fregare di meno.
RispondiEliminaQueste sono le cose belle, quando c'è sincerità da parte di entrambi e si fanno le cose solo per puro piacere, senza mettere sempre di mezzo quei maledetti soldi de pinga
Eliminacerto perchè era già coperta come hai sinceramente scritto
EliminaBonvissuto, se lo hai capito perfino tu vuol dire che mi sono spiegato proprio bene...
RispondiEliminaBonvissuto, se lo hai capito perfino tu vuol dire che mi sono spiegato proprio bene...
RispondiEliminarimbalzato sistematicamente da una milf bionda riccioluta che lavora a tienda del Riviera a la Habana ...alla fine forse per sfinimento accetta uscita a cena, serata piacevolissima,ho capito che prima o poi sarei certamente arrivato al quid ma avrei dovuto 'corteggiarla 'come in Italia ed ho lasciato perdere...a Camaguey ho vissuto storia tipo la tua con una 30enne maestra di scuola...solo che io a differenza di te ci avevo fatto (nella mia testa) progetti seri e quando mi ha confessato che stava bene con me ma aveva da anni storia con un maturo canadese che per riconoscenza non avrebbe mai lasciato ci sono rimasto male....Vi ho tediato con queste due mie esperienze solo per dire che Cuba è molto di più dei luoghi comuni con i quali la identifica chi non la conosce. .ciao a tutti!
RispondiEliminaAndrea M.
Credo che piu' che di gratitudine la fanciulla abbia salvaguardato l'investimento.
EliminaSpesso quello che succede....conviene....
Altro che catetere caro Aston, dalle tue foto che vedo sul blog hai l'aspetto di un trentenne e, come diceva il grande Ermete Trismegisto nel suo Kibalion " Com'è sopra così è sotto", tu sei giovane fuori,dentro sopra e....." sotto" !! Lo penso davvero, non ti dico questo solo per far riaprire la ruota al pavone!!
RispondiEliminaKiano
Si cerca di arrivare sani all'ospizio....
EliminaCome non citare le famose parole del grande poeta Brancaleone da Norcia nella sua opera omnia "A seguir lo Duce vostro";
BRANCA BRANCA BRANCA
LEON LEON LEON ....FIUUUU BUM!
Il Cavalier Brancaleone ah ah ah, quanti ricordi, quante risate e quanto tempo è passato!!Dal canto mio cercherò di "seguir lo tuo esempio" ed arrivare sano all'ospizio!!
EliminaKiano
Un grande Monicelli con Gassman da urlo
EliminaIl Kybalion
RispondiEliminaIl Kybalion apparve per la prima volta nel dicembre del 1908 e il suo contenuto è quindi oggi di pubblico dominio. Il libro afferma di essere basato sugli antichi insegnamenti dell'ermetismo tuttavia molte delle idee che presenta sono in realtà concetti moderni sviluppatesi in seno alla corrente di pensiero del New Thought. L'argomento centrale dell'opera è la "trasmutazione mentale" (descritta anche come "alchimia mentale", "arte della chimica mentale", "arte della polarizzazione" e "psicologia mistica") ovvero l'arte di modificare e trasformare i propri stati mentali così come quelli degli altri.
I sette principi
Ciascuno dei sette capitoli del volume è dedicato a un principio, o assioma:
Principio del mentalismo, ovvero "tutto è mente".
Principio di corrispondenza: c'è sempre una corrispondenza tra i fenomeni dei vari piani di esistenza (piano fisico, piano mentale, piano spirituale), in ossequio al principio "come in alto così in basso".
Principio di vibrazione: niente è fermo, tutto è in movimento e in vibrazione. Le differenze tra la materia, l'energia, la mente e lo spirito sono riconducibili a differenze vibrazionali: più alto è il livello evolutivo, più alta è la frequenza vibrazionale. Il Tutto (l'Assoluto, la Mente Suprema) ha un livello vibrazionale infinitamente alto. L'arte della trasmutazione mentale consiste appunto nell'arte di modificare lo stato vibrazionale, risultato raggiungibile attraverso uno sforzo di volontà.
Principio di polarità: tutto è duale, tutto ha due poli, ogni cosa ha il suo opposto. Ogni cosa "è" e "non è" allo stesso tempo, ogni verità non è che una mezza verità e al contempo una mezza falsità. Gli opposti condividono la stessa natura in gradi diversi, gli estremi si toccano, tutti i paradossi possono essere riconciliati.
Principio di ritmo: in ogni cosa c'è un movimento simile a quello di un pendolo. Questo principio spiega come vi sia un ritmo in ogni coppia di opposti, o poli, ed è quindi strettamente collegato al Principio di polarità.
Principio di causa ed effetto: c'è una causa per ogni effetto e un effetto per ogni causa. Il caso non esiste: "il caso" è solo il nome che si dà a cause non identificate o percepibili.
Principio di genere: ogni cosa ha un genere, maschile o femminile. Questo concetto non ha a che fare con il genere sessuale. Il genere mentale è infatti slegato e indipendente dal genere fisico, o sessuale, di una persona. Il genere maschile è attivo, proiettato verso l'esterno, e la sua parola chiave è "Volontà". Il genere femminile è ricettivo, crea nuovi pensieri e idee, e la sua parola chiave è "Immaginazione". Tra i due generi deve esserci equilibrio: il maschile infatti, se non è bilanciato dal femminile, agisce indiscriminatamente tendendo al caos, così come il femminile, se non bilanciato dal maschile, tende viceversa alla stagnazione. Il maschile e il femminile insieme portano a un'azione ragionata, la quale conduce al successo.
Grazie anonimo per la concisa ma precisa spiegazione dei 7 principi ermetici del Kybalion, chissà poi come mi è passata per la mente questa citazione, mah! Intanto però ti ho tirato in un OT...colpa mia!
EliminaKiano
Immagina se fosse possibile anche in Italia vivere certe piacevoli situazioni. Spesso, per non dire sempre, ci si arrovella dietro donne che il più delle volte non meriterrebro nessuna attenzione. Mi domando se il più delle volte si finisce in bianco perché sono state educate a non darla al primo che capita. Salvo poi vederle andare con il simpatico di turno o conservare la castità in cambio poi di non so che cosa. P68
RispondiEliminaPiu' si pensa di aver capito le donne piu' ci si allontana dalla verita'....
Elimina