martedì 28 novembre 2017

SALARI



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“Nessuno vive a Cuba del solo salario”.
Avremo sentito questa frase centinaia di volte, detta da gente competente ma anche da semianalfabeti italici che a malapena conoscono i rudimenti della lingua di Dante.
La cosa comunque e' abbastanza vera, anche se c'e' gente che davvero col salario cubano riesce, in qualche modo, a vivere.
Teniamo conto che esiste, unico paese al mondo, la libreta, che sicuramente non e' adeguata alla bisogna ma a cui nessun cubano, di nessuna classe sociale, rinuncia.
Per potere avere degli adeguati termini di paragone occorre uscire dalla nostra mentalita' occidentale, dai mille balzelli di cui ci siamo riempiti la vita, per entrare in un contesto piu' semplice e meno pretestuoso.
Il cubano se ha tanto....riesce a fare fuori il tanto ma se ha poco, si adatta a vivere col poco, questo sopratutto la generazione che ha vissuto il periodo especial coi chupamiao e il condom fuso nella pizza al posto del queso.
Parliamo tanto della loro impossibilita' di vivere col salario che ricevono, ma perche'....da noi coi salari che girano oggi si vive?
Ho un campionario di situazioni abbastanza vasto, in palestra viene gente di ogni ceto sociale, conosco quali sono i salari che oggi vengono elargiti.
In fabbrica, facendo anche doppi e tripli turni si prende 1200/1300 poi dipende dall'anzianita'.
Una commessa fatica ad arrivare al millino.
Un tizio responsabile di un piccolo supermercato che lavora 14 ore al giorno con mille responsabilita' prende 1600.
Poi ci sono gli stage, i contratti di apprendistato e via discorrendo, qua' si passa dal “pro bono” a 5/600 euro al mese.
Ho anche qualche dirigente e quadro che si aggira sui 2000 ma parlo di miei coetanei che lavorano da oltre 35 anni.
Si vive con questi salari?
Un paio di loro prendono 1500 euro al mese, separati con figli a cui devono dare il mantenimento, mi pagano la palestra a fatica, a volte mi fanno l'annuale che faccio loro pagare in 2 parti.....in fondo stiamo tutti lavorando e dare una mano a volte e' d'obbligo.
Per questa ragione dico sempre che noi, viaggiatori da 2/3 giri all'anno siamo dei privilegiati.
Se portassi a casa 1500 euro al mese col cazzo che potrei permettermi Cuba.
Molte di queste persone, dopo la separazione sono tornate a vivere, quarantenni, coi genitori, altri continuano a vivere coi genitori senza essersene mai andati e non hanno intenzione di andarsene, anche perche' coi quei salari dove cazzo vanno?
Certo....io mi sbatterei per cercare di migliorare la situazione ma la mia generazione e' cresciuta in un mondo dove c'erano mille opzioni.
Mio padre, dopo la qualifica professionale, mi lascio' a casa una settimana poi, una mattina, andammo a cercare lavoro e lo trovammo....in una mattina, ma era il 1979.
Oggi questi ragazzi dove vanno?
Tutti vogliono esperienza ma nessuno ti da la possibilita' di farla, se un posto da stagista non pagato o quasi e' diventata una chimera irraggiungibile dove stiamo andando?
Se e' vero che col salario cubano non si vive possiamo oggi, in tutta onesta' dire che con quello italiano sia possibile farlo?
L'altro giorno ho postato le parole di Pepe Mujica sul fatto di diventare schiavi delle cose che vogliamo, ma se oggi in una famiglia non si lavora in 2 come e' possibile tirare avanti.
A Cuba puoi inventare, da noi nessuno inventa piu' nulla.
Anni fa, quando le cose in questo paese giravano a mille feci la scelta di non puntare piu' su un solo cavallo, allora sembrava un azzardo ma col tempo si e' dimostrata una carta vincente.
Quando la palestra cala c'e' l'animazione, per Cuba ci sono le entrate di M&S e di Grande Torino.
Questo mi permette di vivere con un po' piu' di serenita' anche perche' alla fine, Birillo escluso, mangiato io mangiato tutti.
Ma non mi si dica piu', con aria di chi capisce tutto, che col salario cubano non si vive.....senza tenere conto di come oggi vanno le cose nel nostro paese.
M&S CASA PARTICULARA HA AGGIUNTO UNA CASA.

13 commenti:

  1. di Geraldina Colotti*

    In una conferenza stampa, il Procuratore generale del Venezuela, Tareck William Saab, ha dato conto di una rete di corruzione ad altissimo livello in cui risultano coinvolti dirigenti e funzionari della Citgo Petroleum Corporation, filiale dell'impresa petrolifera di Stato, Pdvsa: la più importante raffineria venezuelana basata negli Stati uniti. Gli imputati avrebbero sollecitato prestiti internazionali totalmente svantaggiosi per il paese e contratti senza autorizzazione, e persino filtrato informazioni riservate sul conflitto in atto con la multinazionale statunitense Coconoco Philips.
    In cambio, il presidente di Citgo e alcuni alti funzionari avrebbero ricevuto una tangente dell'1,5% su contratti miliardari che ammontavano 4.000 milioni di dollari. L'informazione riservata passata agli Stati uniti data del 9 febbraio del 2014 e sarebbe stata scoperta grazie a un documento di Wikileaks.
    L'operazione – ha detto il Fiscal General – ha facilitato la pressione finanziaria esercitata dagli Stati uniti sul Venezuela e messo a rischio il patrimonio della Repubblica bolivariana, giacché i corrotti avevano dato in garanzia la stessa filiale Citgo. Ora quei contratti verranno annullati e si cercherà di recuperare il patrimonio, quanto mai necessario data la carenza di liquidità di cui soffre il paese.
    Contratti con sovrapprezzo o imprese fantasma sono stati scoperti anche nella faglia petrolifera dell'Orinoco: 41.000, per un ammanco di 35.000 milioni di dollari e un sabotaggio a Petrozamora di 15 milioni di barili. E altre indagini sono in corso per smantellare ulteriori traffici miliardari in altre filiali di Pdvsa: “Siamo solo all'inizio – ha detto Saab – questa è una lotta per la giustizia e per la morale del nostro paese, che mostra un cambio di indirizzo rispetto alla precedente gestione, in cui si preferiva negoziare invece di giudicare”. La precedente gestione è stata quella di Luisa Ortega Diaz, ora rifugiata in Colombia e accusata di corruzione, che ha denunciato Maduro alla Corte Penale Internazionale.

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  2. Ad un anno dalla tragedia che ha sconvolto il mondo del calcio, bel gesto del Torino, che rende onore alle vittime del terribile incidente aereo che ha colpito la squadra brasiliana della Chapecoense il 28 novembre del 2016. Una storia simile a quella del Grande Torino che non può e non deve essere dimenticata, proprio per questo il Toro scenderà in campo con una maglia verde celebrativa sabato, in occasione del match contro l’Atalanta: è il colore sociale del club brasiliano, che è unito alla società granata da un destino incredibile e beffardo.
    Ecco il comunicato apparso sul sito del Torino FC questa mattina:
    “Il 28 novembre 2016 la squadra brasiliana della Chapecoense, che si apprestava a giocare la finale della Copa Sudamericana contro i colombiani dell’Atlético Nacional, fu coinvolta in un disastro aereo nei pressi della città colombiana di Medellín. 71 le vittime di quella sciagura, solo 6 i sopravvissuti. “E’ una tragedia che ci ricorda Superga” fu l’angosciato commento di Papa Francesco. Un sentimento percepito immediatamente dai tifosi del Torino e dagli appassionati sportivi di tutto il mondo: impossibile non rievocare i giorni di disperazione e di dolore cagionati dall’incidente aereo del 4 maggio 1949, quando scomparve il Grande Torino. Nessun superstite, 31 vittime tra calciatori, allenatori, dirigenti, giornalisti, piloti e membri di equipaggio, nella sciagura in cui perì la squadra italiana più forte di tutti i tempi. Una squadra capace di vincere cinque campionati consecutivi, e sarebbero stati molti di più se in mezzo non ci fossero state due tragedie come la Seconda Guerra Mondiale e la calamità di Superga. Una squadra capace di dare alla sua Nazionale dieci calciatori titolari su undici e di collezionare record e primati tuttora imbattuti.

    A un anno di distanza dall’incidente di Medellin, realizzando una promessa del Presidente Urbano Cairo al Presidente De Nes Filho, il Torino disputerà una partita di campionato con una maglia in onore del club brasiliano.

    In Torino-Atalanta, in calendario sabato 2 dicembre, Belotti e compagni scenderanno in campo con la casacca verde come quella della Chapecoense. Una maglia, prodotta in edizione limitata in 1500 esemplari, che poi verrà venduta e parte dei proventi saranno devoluti dal Torino FC, dal Granata Store e dalla Kappa alle famiglie delle vittime della sciagura aerea. Per non dimenticare, per essere concretamente vicini.

    Toro e Chape, uniti dal destino, per sempre amici”.

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  3. descrizione corretta per non parlare della capacità di risparmio ormai annullata e considerare come tesoretto la casa di proprietà che magari si sta pagando oppure quella che si erediterà chissà quando è molto rischioso Certo a cuba dipende da quando si spende io sui 60 cuc al giorno sto tranquillo VERITAS

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    1. Come vedi Bon...ehm veritàs una delle rare volte in cui non scrivi cazzate il tuo commento....appare.

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    2. Non per nulla è già il terzo anno sabbatico di fila SENZA CUBA che mi devo sorbire... e le chiamate dell'agenzia interinale sono sempre più rare. Meno male che almeno internet è quasi gratis ormai, altrimenti tirare a sera sarebbe un problema per quelli come me. VERITAS

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    3. Eh si...bei tempi quelli di Capo Verde....le negrette. ..le baracche in legno tutto al prezzo delle patate.
      Capisco che ti manchino...

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  4. Con la crisi il denaro scarseggia, io ho ridotto e non di poco il mio budget di vacanza. Giuseppe

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    1. Ci sta'.
      Come ho scritto in passato chi affittava il macchinone oggi renta l'economica.
      Chi rentava l'economica renta lo scooter e chi rentava lo scooter viaggia col cavallo di S.Francesco.

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  5. Ciao a tutti, un saluto dalla calda Cuba...sono a Cienfuegos da 2 giorni, fa caldo ma il tempo fa capricci, a volte sole e a volte piove, sono connesso da un internet point particular, questa cosa mi ha colpito in positivo, 1 cuc l'ora per connettersi dai loro pc, a proposito di quanto si spende a Cuba, e devo dire che conviene piu connettersi cosi che con la tarjeta, anche la velocita di connessione non e male per niente...io penso che tutto il mondo e paese, la cosa principale e aver voglia di lavorare, e il cubano si adatta a tutto pur di mettere insieme pranzo e cena, con gli stipendi medi italiani se non si lavora in due a fine mese si arriva affannati, se non spompati, questa e la realta di oggi...domani si torna all Havana,hasta meta dicembre, poi si torna al freddo italiano a tirare il carretto, un saluto a tutti!
    PS Milco se ti interessa ti posso mettere in contatto con questa mia amica duena della casa a Cienfuegos, il suo compagno e italiano, lei parla e scrive anche italiano,il suo ex marito vive a Torino,anche lei ha vissuto molti anni in Italia, e cucina da dio, soprattutto cucina italiana, se vuoi quando torno ne parliamo, e ti metto in contatto col suo compagno che vive a Roma, ha una casa nel pieno centro di Cienfuegos, con 4 cuarti, terrazza, molto bella e spaziosa.

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  6. Ok magari collabora gia' con noi, sai il nome della casa?
    Al momento abbiamo problemi a trovare un buco libero a Remedios.....non a Miami Beach...a Remedios...vedi un po' tu come gira il turismo a Cuba.
    Buona vacanza.

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  7. Torino (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, Bonifazi, Lyanco, Molinaro; Baselli, Valdifiori, Acquah; Falque, Belotti, Niang. A disposizione: Ichazo, Burdisso, Ansaldi, Gustafson, Edera, Berenguer, Obi, Barreca, Moretti, Boyè, Nkoulou, Rincon. Allenatore: Mihajlovic.

    Carpi: Serraiocco, Vitturini, Sabbione, Romano, Giorico, Anastasio, Manconi, Brosco, Mbaye, Calapai, Nzola. A disposizione: Brunelli, Colombi, Verna, Malcore, Yamga, Carletti, Saric, Pachonik, Belloni, Hraiech. Allenatore: Calabro

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