giovedì 4 gennaio 2018

LA HABANA 2

Ho attraversato il barrio Cerro, uno dei tanti barrios della capitale che col turismo non ha nulla a che vedere.
Esiste una Habana per il turismo e un'altra per chi ci vive ma questo, ad esempio, capita anche a Roma.
In quel barrio nessuna casa de renta, le case un po' piu' malmesse, le facce un po' piu' patibolari, i prezzi piu' bassi e i negozi decisamente piu'....popolari.
Ho girato in lungo ed in largo, unico culo bianco in zona, nessuno mi ha rotto i coglioni, non so in quale altro paese dell'America Latina ma non solo, le cose sarebbero andate in questo modo senza rischi per la mia ghirba.
Come dicevo la seconda mattina sono andato a correre sul Malecon, non ci avrei rinunciato per niente al mondo.
Mi sono spinto oltre il Morro, girando a destra dove si incontrano, in fila, tutte le auto americane che per 50 cuc ti portano a fare il giro turistico.
Quello sul bus scoperto costa 10 cuc giusto per avere un termine di paragone.
Ovviamente nelle auto americane solo teste bionde nordiche, un italiano non lo trovi neanche a cercarlo col lanternino.
Sul lungomare molti ristoranti particolari di cui uno russo con tanto di bandiera dell'Urss esposta, se poi fosse davvero russo o una taroccata cubana non saprei dirvelo, anche perche' non e' che il cibo russo a Cuba vada via come il pane.
I soliti pescatori, a rischio lavata da onda, a cui al massimo ho visto tirare su delle piccole sardine, del passaggio di Irma non ho visto traccia.
Il terzo giorno sono andato nella zona del porto commerciale, siamo in fondo al Malecon, c'era attraccata una grande nave da crociera MSC.
La zona tutto intorno e' pazzesca, non sembra di essere a Cuba ma in qualche cittadina di mare italiana o spagnola ma carica di secoli di storia.
Case storiche perfettamente ristrutturate, bistro', strade fatte coi Sampietrini ( a Cuba....) locali all'aperto....sembrava di stare a Camogli.
Migliaia e migliaia di turisti en calle Obispo, la prima parte della quale e' piena di negozi di lusso chiaramente destinati al turismo, cosi' come quelli sotto una galleria che sembrava quella S.Federico a Torino.
Una Habana assolutamente da esportazione, come deve essere una parte di una citta' unica al mondo.
Mentre in altre zone della citta' si accumulano mucchi di rifiuti che la municipalita' tarda a raccattare (altro argomento in cui noi italiani meno parliamo e meglio e'...) in queste, zone diciamo d'elite, tutto e' candido e lindo; strade pulite, negozi lucidi, perfino sulle scale delle case ci sono negozi improvvisati dove vendono souvenir.
Abitare in quei luoghi cosi' come in altri della citta' vuol dire non essere mai padrone a casa propria, coi turisti in mezzo ai piedi 12 mesi all'anno.
Chiaramente i vantaggi dati dalla possibilita' di fare negocios controbilanciano ampiamente questi...disagi.
Calle 23 e' sempre la stessa, la solita interminabile fila a la Copelia, alle 11 del mattino di un giorno feriale....questo riporta l'attenzione sul fatto che tanti a Cuba il lavoro proprio non sanno come sia fatto.
I prezzi per mangiare variano, ovviamente, in funzione di cio' che si vuole.
Diciamo che con 15 cuc, almeno io che non sono un mangione, risolvo il problema, mangiare nella casa dove ero, con tanto di cuoco particular mi costava 10 con carne e 12 con aragosta mentre ho gia' detto che a Tunas, da Mario, ma anche in altri locali “non cubani” i prezzi sono all'incirca gli stessi.
Poi chiaro, volendo e spostandosi un po' trovi sicuramente a meno.
Col desajuno arrivavo dritto a sera come spesso avviene in buone case de renta.
Di notte il movimento oramai non e' piu' nella calle, la policia e' presente in massa con tanto di cani e camion per portare via il ben di Dio, quindi occorre andare nei locali dove, chiaramente, hai a che fare coi consueti grandi squali bianchi.
Continua....

16 commenti:

  1. Intanto ancora un enorme GRAZIE a Sinisa uomo vero e hombre vertical.
    Pero' a noi serve un allenatore...
    Mazzarri.
    Non sara' un mostro di simpatia ma i fatti sovrastano le pugnette.
    -Promozione col Livorno
    -Salvezza con la Reggina partendo da -15
    -Uefa con i ciclisti
    -Coppa Italia col Napoli
    -Secondo posto col Napoli
    -Eliminato dalla champions dopo aver fatto 12 punti nel girone.
    -Salvezza col Watford.
    Questi sono fatti...a noi serve un allenatore vero, non un "Cuore Toro".
    Mazzarri lo e', speriamo che sappia tirare fuori sangue dalle rape.

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    1. Hai tralasciato il disastro fatto con l'Inter :-)

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    2. Con l'Inter hanno fatto disastri gli ultimi 7/8 allenatori....sempre colpa loro?
      Prima che Moratti vendesse comunque la sua Inter era seconda....

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  2. Federica Mogherini, Alto Rappresentate del'Unione Europea per gli affari esteri, è a Cuba per una due giorni diplomatica e passeggia per le strade di L'Avana con il celebre storico Eusebio Leal.
    La Mogherini ha ricordato che i legami tra Cuba e i 28 paesi dell'Unione sono piu' forti che mai. Di fatto una conferma dell'accordo storico del dicembre 2016 per dialogo politico e cooperazione. e lo ha ribadito nel suo discorso all'Università di San Geronimo.
    "A prescindere dai cambiamenti delle politiche a Washington, il messaggio che sto portando qui è di amicizia con l'Unione Europea", dice Mogherini: "amicizia solida, stabile e affidabile. È sempre esistita, e oggi siamo per la prima volta in una contesto legale che ci consente di ampliare le nostre aree di cooperazione".
    Dopo il riavvicinamento avvenuto con Obama, Bruxelles respinge il giro di vite minacciato da Trump contro cittadini, società e interessi europei a Cuba.
    "Questo accordo UE-Cuba", continua la diplomatica italiana, "ci permette di discutere la situazione dei diritti umani in Europa e a Cuba, e nonostante ci siano differenze nei nostri rispettivi punti di vista, l'apertura e la volontà di discutere è sempre presente con reciproco rispetto".
    Mercoledi, Federica Mogherini ha incontrato il ministro cubano per gli investimenti stranieri e la cooperazione Rodrigo Malmierca.
    Previsto un incontro anche con il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez.

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  3. hola! è vero la habana te encanta. La prima parte quella della galleria commerciale dove ci sono negozi di abbigliamento ed orologi grandi marche è nell'edificio del gran hotel kempinski - ex manzana de gomez con il piazzale super pulito è impressionante. Il risto sovietico sul malecon nazdarovie è molto caratteristico all'interno poi come il castropol ed un altro di cui non ricordo il nome vale la pena andarci solo per la vista su tutto il malecon. I giorni che faccio il giro en capital sono solito andare ( dove c'è meno coda) in uno dei tre della comunidad asturiana nel palazzo di fronte al capitolio. Hai notato sulla rampa in zona wi fi la moltitudine a quasi ogni ora del gg? Insomma zona della città spettacolare. chao Enrico

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    1. Infatti mi ripropongo ad ogni viaggio di farmi 2/3 giorno, c'e' una citta' tutta da scoprire....con gli occhi del viaggiatore.

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  4. Lontano dal centro le cose cambiano. Giuseppe

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    1. Non so il nome del primo barrio che si imcontra arrivando col Viazul...beh....no es facil.

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  5. Vista la giornata....uggiosa...ho preso il boleto per un paio di settimane ad aprile...

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  6. PRESENTAZIONE MAZZARRI

    Inizia a parlare Cairo: “Benvenuto al nostro nuovo mister. Non ero più abituato a fare queste conferenze, perché era da marzo 2011 che non esoneravo un mister. Abbiamo dovuto purtroppo fare questa scelta, non è mai una buona cosa. La continuità è molto importante, e questo vale per tutti – anche per una società di calcio. In questo caso abbiamo dovuto prendere questa decisione, mi spiace per Mihajlovic ma sono contento perché finalmente sono riuscito a prendere un tecnico come Mazzarri – a cui pensavo fin dal 2007. In quel caso fu una visita di cortesia a Milano, e non si è potuto fare nulla. Ci sono riuscito adesso, mi fa molto piacere: conoscete bene la sua carriera, cosa ha fatto come allenatore. A partire dal Livorno, poi la Reggina con quelle tre salvezze (di cui una con una forte penalizzazione), e poi la Sampdoria e poi il grande lavoro fatto a Napoli. Il mister ha fatto un lavoro straordinario, arrivando anche al secondo posto. Poter avere un tecnico come lui è un sogno che si realizza”
    Prende la parola Mazzarri: “Ringrazio il Presidente, e saluto voi”. Le prime impressioni? “Quando mi ha chiamato Cairo ho trovato subito molto feeeling, che nel calcio è molto importante. Poi, anche se credo di essere ormai un tecnico navigato, entrare nel Filadelfia mi ha fatto venire la pelle d’oca. Questa è una società gloriosa. Io ho bisogno di stimoli, e in questo momento sono molto carico e anche un pizzico emozionato”.
    “Sono rientrato in Italia perché sentivo che questo ambiente è l’ideale per me. Gia quando venivo a giocare contro lo avevo sentito dentro. Penso di poter fare bene: non sono tipo da proclami, mi piace lavorare. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per far rendere i nostri giocatori”
    “Sostituire un collega dispiace sempre. I giocatori erano un po’ frastornati perché erano legati al mister, ma è normale – sarebbe grave non fosse così. Io sono subentrato poche volte e ho detto ai ragazzi: “So che eravate legati a Sinisa, ed è giusto che sia così”. Ci sono dei valori umani importanti. Poi ho chiesto la disponibilità e di seguire le mie idee e non credo di avere problemi. A me piace lavorare, ogni tecnico è un artista. Conosco tutti i sistemi di gioco, io sono preparato. Ho poco tempo, ho solo un’ora e mezza oggi: bisogna ottimizzare il tempo. Vedremo se questi ragazzi ci daranno subito soddisfazioni. E’ chiaro che poi inizierà il vero lavoro. Il calcio non è una scienza esatta, ma ha bisogno di scienza. C’è anche la sorte nel calcio, certo, ma credo che se tutti danno il massimo – dalla vita privata – e fanno tutto quello che possono si può fare qualcosa d’importante. Ho già fatto riunioni anche col magazziniere: tutti mi devono aiutare, dobbiamo essere un gruppo. Questo è il mio modo di lavorare”

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  7. “Fin a domani io cercherò di dare tutti gli input possibili, ma prima li devo anche ascoltare i giocatori. Dopo un derby finito in quel modo devo capire chi mi dà maggiori garanzie. Insieme a Frustalupi valuteremo e metterò la migliore formazione contro il Bologna. Credo che nel calcio ci sono anche gli episodi, ma bisogna pensare positivo: perché se si pensa positivo puoi anche portarti gli episodi dietro. Anche il pubblico voglio che porti positività, un corpo unico tra noi e il pubblico. Questi tifosi sono storici, voglio che provino subito ad unirsi a noi. Poi vedremo.”
    “Se mi voglio rispecchiare in qualche squadra del mio passato? Io credo che tutti abbiano visto che c’era la squadra di Mazzarri in campo. Nella mia carriera si è sempre vista la mia mano: e questo non vuol dire 3-5-2 o che so io, ma si vede che la squadra sa quello che deve fare. Poi in certe annate ho avuto giocatori più forti, e ho dato spazio anche più al talento. Devi bilanciare le cose, l’importante è avere sinergia con la squadra. Che loro riescano a capire la mia idea e il mio stimolo. Io sono sempre stato considerato un agitato in panchina: io provo a dare tutti gli stimoli per vincere le partite. Anche qui farò questo, per far vincere il Torino”
    “Mercato? Ognuno ha il proprio ruolo. Petrachi ha il suo compito, l’allenatore deve fare il meglio possibile per la squadra. Sui moduli, posso insegnare tutti i moduli nel modo migliore. Però vi dico subito, che prima io guardo il lavoro dei giocatori, e poi gli cucio il modulo addosso. Il bel gioco deve essere sempre finalizzato dal risultato, bisogna fare in fretta. Coniugare il bel gioco ad un gioco efficace, perché poi tutti veniamo giudicati dal risultato. Sul mercato, quindi, io do indicazioni alla società: io credo che questo gruppo sia forte, poi a livello caratteriale lo capisco volta per volta, se sono inclini a migliorarsi e se possono percepire la mia voglia di vincere. Sto facendo la spugna, cercando di capire il più possibile e riferire alla società. Poi il presidente mi darà le sue idee, ma io non parlerò mai di mercato con voi”
    “Niang è un ragazzo che conosco, è un bravo ragazzo. Sa che deve lavorare sulla sua convinzione, non offre il 100%. In Inghilterra ad un tratto ha fatto bene, ora è arrivato il momento che deve capire sin dagli allenamenti che deve tirare fuori tutte le sue potenzialità. Io curo molto i rapporti personali, vedrò cosa posso fare. Lavorerò sia sugli schemi che sulla mente, se miglioro il singolo poi migliora anche la squadra”.
    “Infortunati? Il vero allenamento lo facciamo ora, quindi non so ancora. Davvero, non per fare pretattica”
    “A me piacerebbe stare con la linea difensiva a centrocampo, questo sarebbe un calcio bello, come il Barcellona. Questo piacerebbe a tutti, ma poi bisogna guardare la realtà: è una bilancia, alla fine devono tornare i conti. Chi ha vinto gli scudetti ha sempre avuto la migliore difesa e quasi mai il miglior attacco. Chiedete a Cavani, Lavezzi, Hamsik: se andate a vedere, noi giocavamo 70′ nella loro metacampo. Cosa voglio dire? Si può anche fare 4 gol e prenderne tre e vincere, ma non paga secondo me questo atteggiamento.”

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  8. “Domani per me è una partita da tre punti, proverò e proveremo… E non dico altro, perché sono un minimo scaramantico. Il Toro è stato anche un po’ sfortunato: non voglio trovare alibi, a volte non c’è stata fortuna. Cominciamo a sentirci positivi”
    “Nazionale? No, mi ha fatto piacere di essere stato chiamato dal Torino. Credo con la carriera che ho fatto di avere avuto la possibilità di poter scegliere i progetti. In questo momento della mia carriera è stato bello essere chiamato da Cairo e stare qua. Spero di non essermi sbagliato”
    “Obiettivo Europa League? Io credo che gli obiettivi non dobbiamo dirli, ma cercare di centrarli. Fatti non parole. Lo spirito di Mazzarri è sempre partita per partita: cresceremo se penseremo partita dopo partita, correggendoci dopo. Alla fine i risultati si valutano, vedremo dove siamo arrivati. La somma dei punti porterà a qualcosa. La programmazione non è altro che lavorare così. I giocatori devono sapere che si lavora così, facendo così arriveranno i risultati. Quando esordimmo col Manchester City in Champions col Napoli eravamo tutti esordienti: abbiamo preparato la partita così, senza pensare agli obiettivi. Io parlo del Napoli, ma se volete anche dell’Inter: finché c’era Moratti eravamo secondi in classifica. La società è fondamentale per un allenatore. Questo per elogiare anche il periodo all’Inter. Tutte l’esperienze che ho avuto mi hanno formato, anche quelle apparentemente negative. E questa esperienza voglio darla ai ragazzi.”
    “Esperienza all’estero? Avevo fatto un percorso in Italia dall’Arcireale all’Inter. Uno come me valuta se stesso: avevo bisogno di stimoli. Ho avuto la possibilità, vedevo la Premier in televisione e ho voluto provarlo: esperienza bellissima, ma mi è piaciuto tornare in Italia. Queste sono cose mie, mie sensazioni. Mi è piaciuto tornare qui, perché questa società mi sembra giusta per me”.
    Ancora Cairo: “Quello che mi è sempre piaciuto di Mazzarri, quando lo vedevo da esterno, è che mi è sembrata sempre una persona molto determinata, con un forte carattere e una forte voglia. Pur non conoscendolo tantissimo di persona, l’ho sempre seguito e ho sempre visto una persona con grande attenzione al dettaglio, che non lascia niente al caso. Sono i dettagli che fan la differenza. A maggior ragione in un calcio come quello di oggi. Anche come ti organizzi il viaggio, per dire, o una parola in più a qualche calciatore… Ho sempre visto Mazzarri come un uomo finalizzato all’ottenimento di un obiettivo. Ci sono stati contatti con Petrachi anche prima di Miha, l’ho sempre seguito con attenzione incredibile”.

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  9. Quanto hai pagato il biglietto? Giuseppe

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  10. Ciao Milco auguri di buon anno a tutti!
    L'Havana è come tu l'hai descritta, purtroppo troppo cara in relazione a domanda e offerta, ma fa parte del gioco...poi ognuno trovando la sua strada riesce a trovare i giusti equilibri frequentando sempre lo stesso posto...sono tornato 20 giorni fa, e a fine febbraio vorrei tornare di nuovo, ma i prezzi dei voli sono ancora drogati...questi sono pazzi...bisogna aspettare che si abbassano...In bocca al lupo per Mazzarri, spero per Cairo non abbia toppato stavolta.

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    1. Infatti secondo me La Habana va bene per passarci 2/3 giorni a fine vacanza, voledo anche senza gnagna....a quel punto i costi diventano normali.
      Ad aprile....credo di aver trovato un buon prezzo ma....stavano finendo...

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