mercoledì 14 marzo 2018

SINGLE



Uso questo termine yankee, entrato nel nostro lessico comune, per indicare le persone che vivono senza legami particolari che prevedano una convivenza.
In tutta sincerita' ritengo che un bel “preferisco stare per i cazzi miei” renda meglio l'idea ma oggi bisogna utilizzare lessici comuni anche quando, come in questo caso, fanno schifo.
L'altro giorno mentre guidavo, in radio, sentivo i risultati di una statistica che parlava di come i single, negli ultimi anni, siano aumentati, in Italia, di ben il 20%.
Da un lato la cosa e' stata favorita dal disgregarsi di buona parte dei rapporti sociali esistenti, dall'altro ostacolata da evidenti motivazioni economiche.
Sono sempre stato d'accordo con quel ministro che, anni fa, definiva bamboccioni i 40 enni che ancora vivevano coi genitori.
Nessuno si offenda, ma trattasi di cosa che non si puo' vedere.
Ogni mammifero, arrivato ad un certo punto del suo sviluppo, deve prendere una sua strada che deve divergere da chi gli ha dato la vita.
Trattasi di legge di natura.
Poi ci puo' essere una situazione TEMPORANEA dovuta magari ad un sanguinoso divorzio che puo' portare il malcapitato a tornare da mamma', ma ho sempre pensato che quando te ne vai...te ne vai.
Anche a costo di fare 3 lavori e' giusto che tu abbia la tua vita e che i genitori abbiano la loro, senza dover riprendere in casa chi non ha saputo arrivare da nessuna parte.
Certo vivere da solo ha un suo costo, conosco gente che riesce a farlo con uno stipendio normale, diciamo 1400/1500 euro al mese, a mio avviso non si tratta di vita ma di sopravvivenza, non a caso parliamo di chi mi paga l'annuale in palestra in 3 rate, per bonta' nostra, visto che non voglio finanziarie fra i piedi.
La statistica parlava di 1800 euro al mese di spesa contro i 900 e rotti di una famiglia normale.
Non mi sono ben chiari i parametri di questa ricerca, bisognerebbe vedere cosa accade quando nel nucleo famigliare si ritrova a lavorare uno solo.
Le aziende che vendono alimenti si sono finalmente rese conto che il fenomeno e' in crescita; vedo buste di insalata sempre piu' piccole e l'altro giorno ho visto una confezione con solo 2 uova, metteva un po' tristezza ma tutto sommato non era una cosa studiata male.
Comunque vivi decorosamente con 2000 euro, non con meno.
A Cuba il fenomeno dei single maschili e' praticamente inesistente, a Las Tunas io non ne conosco e credo che anche nella capitale si contino sulle dita di una mano.
Ho specificato il termine “maschile” perche' di fanciulle che vivono da sole con 1-2 o piu' pargoli al seguito l'isola trabocca.
Noi maschietti siamo fenomenali a sparire quando e' il momento di assumerci qualche responsabilita', in questo il maschio cubano e' l'assoluto campione del mondo.
Il single maschio invece latita.
Sicuramente per situazioni economiche, per vivere solo ci vuole una casa, poi un buon reddito ed infine una organizzazione di vita che ti consenta di non vivere in un merdaio.
Il cubano maschio una casa, che non sia quella della familia, non la possiede, per avere denaro occorre lavorare duramente (anche a Cuba) e per saper vivere da solo occorre conoscere il funzionamento di una scopa o il grande mistero di cuocersi 2 uova.
Tutte cose che il maschio cubano ignora.
A volte alcuni amici mi dicono che non riuscirebbero mai a vivere da soli come faccio io chiedendomi, visto il discreto giro che mi vedono frequentare, perche' non mi prendo una donna in casa in Italia.
Devo spiegare loro che trattasi e' una scelta MIA, non delle donne, il fatto di vivere per i cazzi miei, che spesso sono via dalle 8.30 del mattino alle 23 di sera, che vedo centinaia di persone ogni giorno, che se volessi una donna non sarebbe un problema (in realta' una donna c'e'; quella delle pulizie) e che il mio iban, grazie proprio a questo tipo di vita, e' uno dei miei migliori amici.
Non capiscono.
Sono troppo abituati alla mamma/moglie/amicainstallataincasa che gli prepara el plato fuerte, gli limpia la casa e gli pulisce il culo, non riescono neanche ad immaginare una vita in cui le vere responsabilita' tocchino a loro.
Ma anche questo cambiera'....

28 commenti:

  1. Entre montañas, el paisaje criollo ha sido creado para ser visto desde el lomo de un mulo, dice Asiel, un joven jinete de Santo Domingo. Sin embargo, quizás desde esa posición, ahora él también “recorra” el mundo, si tiene a mano un teléfono celular. La Wifi ha llegado a la serranía de Granma con una calidad envidiable.
    Cuenta una diputada granmense que años atrás escuchó al ministro de Comunicaciones de Cuba hablar por primera vez de “Wifi” en una reunión de trabajo. Pidió la palabra y preguntó quién era “ese señor” tan importante que querían llevar a la Sierra.
    Tras un torrente de risas, Maimir Mesa le explicó sobre la tecnología y los beneficios que traería a los pobladores de la región. Su intervención se convirtió en leyenda en la provincia y ella empezó a descubrir qué era informatizar una sociedad.
    El pasado domingo, Cubadebate pudo reportar por Facebook Live, desde Providencia, en plena Sierra Maestra, cómo los campesinos y sus familias participaban en las elecciones generales de la Isla.
    A pocos kilómetros de donde Fidel instaló la Comandancia General La Plata en mayo de 1958, en Santo Domingo, a las puertas del Parque Nacional Turquino, los montañeses disfrutan de los mismos servicios de telecomunicaciones que el capitalino “más conectado”. Pero este no es un privilegio de aquel sitio, hay 12 puntos más diseminados por toda la serranía granmense.
    “En estas zonas rurales teníamos el servicio telefónico tradicional con tecnología obsoleta, de la década del ’90, y poco a poco fuimos migrando a servicios modernos, que solo existían en la ciudad: telefonía móvil, Wifi, instalando salas de navegación. El objetivo no era que el acceso a ellas nos aportara más dinero, sino que los pobladores se comunicaran con sus familiares, que mejoraran su calidad de vida”, explica Rodolfo Olivera Moreno, director territorial de la Empresa de Telecomunicaciones de Cuba (ETECSA) en Granma.
    Llevar el servicio de telefonía celular a las zonas intrincadas es un proceso muy complicado y costoso, asegura el jefe del departamento de Comercial y Mercadotecnia de ETECSA, Yusmani Rojas Pérez. “La topografía es tan violenta que la señal se pierde, si en la ciudad ponemos una radiobase en la serranía para cubrir tres poblados hay que instalar cuatro”, asegura el joven ingeniero.
    En el año 2015, la fibra óptica llegó desde Bartolomé Masó hasta Santo Domingo, más de 26 kilómetros hay de distancia entre un punto y el otro. La peregrinación del cableado demandó no pocos esfuerzos humanos y materiales.
    “En la Sierra todo tipo de trabajo es duro, una instalación de un poste es con martillos neumáticos, rompiendo la roca a pura presión. Más la angustia de buscar el lugar correcto para que una maquinaria lo siembre, el terreno es muy complejo”, describe Rodolfo.
    Constancia del tendido en zigzag, cruzando de un lado al otro la carretera, el recuerdo de los técnicos y especialistas subiendo y bajando hasta el agotamiento, bordeando las curvas, son escenas que aparecen en el archivo fotográfico de la Dirección Territorial de ETECSA en Granma.
    “El equipo que en otro lugar dura 15 días instalar, allí se puede llevar tres meses fácilmente. El esfuerzo del hombre y las maquinarias es triplicado. Pero las brigadas granmenses lo hicieron. La gente de nosotros ya domina esos trillos, son muchos años teniendo la responsabilidad de mantener las comunicaciones en la zona”, dice Olivera Moreno.
    Hoy, en Santo Domingo hay una radiobase instalada para la telefonía móvil, hay tecnología 2G con posibilidad de migrar a 3G, y este año, los pobladores que tanto han solicitado el servicio de Nauta Hogar, podrán tenerlo. “La gente lo quiere, sobre todo los dueños de las casas de renta”, asegura Juan Pérez, el delegado de la zona desde 1986.

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  2. Addio a Stephen Hawking, il fisico che svelò l’origine dei buchi neri
    Affetto da Sla, ha trascorso la maggior parte della sua vita su una sedia a rotella
    L’astrofisico di fama mondiale Stephen Hawking è morto all’età di 76 anni nella sua abitazione a Cambridge.
    Stephen William Hawking è stato uno dei fisici più originali e creativi degli ultimi decenni, noto soprattutto per i suoi tentativi di unificare la relatività generale con la teoria quantistica e per i contributi alla cosmologia relativistica. La maggior parte del lavoro scientifico di Hawking ha riguardato la natura dei buchi neri e i suoi studi sulla relatività generale avvalorano la teoria che l’Universo ha avuto origine poco meno di 14 miliardi di anni fa da un’immane esplosione, il Big Bang. Grazie alle sue straordinarie capacità divulgative, nelle conferenze e nei suoi numerosi libri è riuscito a spiegare in maniera semplice e comprensibile concetti molto astrusi e di estrema complessità, come i buchi neri, il Big Bang e la curvatura dello spazio, e per questo è anche uno degli scienziati più noti ai «non addetti ai lavori».

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    1. Servirsi di Dio come di una risposta alla domanda sull’origine delle leggi equivale semplicemente a sostituire un mistero con un altro.

      La più rimarchevole proprietà dell’universo è di aver generato creature in grado di porre domande.

      Uno, ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi. Due, non rinunciate al lavoro: il lavoro dà significato e scopo alla vita, che diventa vuota senza di esso. Tre, se siete abbastanza fortunati a trovare l’amore, ricordatevi che è lì e non buttatelo via.

      Il consiglio che voglio dare alle persone disabili è di concentrarsi sulle cose che la disabilità non impedisce di fare bene e di non rimpiangere ciò che non si riesce a fare. Non siate disabili nello spirito, come nel corpo.

      Quando mi fu diagnosticata la SLA mi sono stati dati due anni di vita. Ora, 45 anni dopo, sto andando abbastanza bene.
      (CNN, 2010)

      Siamo solo una specie evoluta di scimmie su un pianeta minore di una stella media. Ma siamo in grado di capire l’universo. Questo ci rende qualcosa di molto speciale.

      [Dopo la scoperta della particella] Avevo scommesso con Gordon Kane dell’Università del Michigan che il bosone di Higgs non sarebbe stato trovato. Sembra proprio che io abbia appena perso 100 dollari.

      C’è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull’autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona.

      L’Universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Non è necessario appellarsi a Dio per accendere la miccia e mettere in moto il processo.

      Dio può esistere, ma la scienza può spiegare l’universo senza la necessità di un creatore.

      Ciascuno di noi è libero di crede ciò che vuole e io credo che la spiegazione più semplice è che non esista alcun Dio. Nessuno ha creato l’Universo e nessuno decide il nostro destino […]. Probabilmente non c’è alcun paradiso, e nemmeno alcuna vita dopo la morte. Abbiamo solo questa vita per apprezzare il grande disegno dell’Universo e, per questo, io sono profondamente grato.

      L’idea di una realtà a 10 dimensioni potrebbe sembrare eccitante, ma potrebbe causare seri problemi se uno dimentica dove ha parcheggiato l’auto.

      Se il lettore ricordasse ogni parola di questo libro, la sua memoria avrebbe registrato circa due milioni di elementi di informazione: l’ordine nel suo cervello sarebbe aumentato di circa due milioni di unità. Leggendo il libro, però, egli avrà convertito almeno un migliaio di calorie di energia ordinata, sotto forma di cibo, in energia disordinata sotto forma di calore, che viene dissipato nell’aria per convezione e sotto forma di sudore. Il disordine dell’universo risulterà in tal modo accresciuto di circa venti milioni di milioni di milioni di milioni di unità – ossia di quasi dieci milioni di milioni di milioni di volte più dell’aumento dell’ordine nel suo cervello – e questo nell’ipotesi che ricordasse perfettamente l’intero contenuto di questo libro!

      Le persone silenziose sono quelle che hanno le menti più rumorose.

      La vita sarebbe tragica se non fosse divertente.

      Considero l’aldilà una favola per le persone che hanno paura del buio.

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    2. Noi oggi sappiamo che la nostra galassia è solo una delle centinaia di milioni di galassie che possiamo osservare con i moderni telescopi, contenenti ciascuna qualche centinaio di milioni di stelle… Noi viviamo in una galassia… che ha un diametro di circa centomila anni-luce e compie un lento movimento di rotazione; le stelle situate nelle braccia della spirale orbitano attorno al suo centro con un periodo di varie centinaia di milioni di anni. Il Sole è soltanto una comune stella gialla, di dimensioni medie, in prossimità del bordo interno di un braccio della spirale. Abbiamo certamente percorso un bel tratto di strada dal tempo di Aristotele e Tolomeo, quando si pensava che la Terra fosse il centro dell’universo!

      Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente.

      Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare.

      Considero il cervello come un computer che smetterà di funzionare quando i suoi componenti si guastano. Non c’è paradiso né aldilà per i computer rotti. È una fiaba per persone che hanno paura del buio – I regard the brain as a computer which will stop working when its component fail. There is no heaven or afterlife for broken-down computers. That is a fairy story for people afraid of the dark.

      Ho notato che anche le persone che affermano che tutto è già scritto e che non possiamo far nulla per cambiare il destino, si guardano intorno prima di attraversare la strada.

      Non penso che la razza umana sopravviverà i prossimi mille anni, a meno che non viaggi nello spazio.

      [Citando Sant’Agostino] Cosa faceva Dio prima di creare l’universo? Preparava l’inferno per le persone che si ponevano queste domande.

      Se si salta in un buco nero, l’energia di massa verrà restituita all’universo in una forma maciullata che contiene informazioni su ciò che eri e in uno stato in cui non può essere facilmente riconosciuta. Sarebbe come bruciare un’enciclopedia. L’informazione non si perde se resta fumo e cenere. Il difficile è leggerla

      Quando capiremo la teoria delle stringhe, sapremo com’è nato l’universo. Non sarà importante per il nostro modo di vivere, ma sarà importante per capire da dove veniamo e per capire cosa aspettarci di trovare dalle nostre ricerche.

      Non ho idea del mio quoziente. Le persone che si vantano del proprio quoziente intellettivo sono dei perdenti.

      [Alla domanda su cosa pensa tutto il giorno] Le donne. Sono un mistero.

      [Sul momento Eureka di una nuova scoperta] Non lo comparo con il sesso solo perché dura più a lungo.

      Siamo tutti collegati a Internet, come i neuroni in un cervello gigante.

      Grazie al modello matematico posso dirvi Come è nato l’universo: non chiedetemi il Perché.

      Le mie aspettative sono state ridotte a zero quando avevo 21 anni. Tutto da allora è stato un bonus.

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    3. Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza.

      Confinare la nostra attenzione alle questioni terrestri significherebbe limitare lo spirito umano.

      Se ogni stella fosse un granello di sale, un cucchiaino da tè basterebbe per raccogliere tutte le stelle visibili a occhio nudo, ma tutte le stelle dell’universo riempirebbero una sfera di più di 12 chilometri di diametro.

      I buchi neri non sono dopo tutto così neri: essi risplendono come un corpo caldissimo, e quanto più piccoli sono tanto più risplendono. Così, paradossalmente, i buchi neri più piccoli potrebbero risultare in realtà più facili da scoprire di quelli più grandi!
      I buchi neri sono uno dei casi piuttosto rari nella storia della scienza in cui una teoria fu sviluppata con una certa minuziosità come modello matematico prima che le osservazioni potessero offrire qualche prova della sua correttezza.

      Se gli alieni dovessero venire a farci visita, il risultato sarebbe come quando Colombo sbarcò in America: in quell’occasione non andò bene ai nativi americani.

      Sono nato l’8 gennaio 1942, esattamente trecento anni dopo la morte di Galileo. Stimo però che quello stesso giorno devono essere nati circa duecentomila altri bambini. Non so se qualcuno di loro abbia in seguito manifestato un qualche interesse per l’astronomia. Nacqui a Oxford, benché i miei genitori abitassero a Londra, perché Oxford era un posto più favorevole in cui nascere durante la seconda guerra mondiale: c’era infatti un accordo per cui i tedeschi non avrebbero bombardato Oxford e Cambridge e gli inglesi avrebbero analogamente risparmiato dalle bombe Heidelberg e Göttingen. È un peccato che un accordo così civile non sia stato esteso anche ad altre città.

      A parte la sfortuna di contrarre la mia grave malattia dei motoneuroni, sono stato fortunato sotto quasi ogni altro aspetto.

      Qualsiasi teoria fisica è sempre provvisoria, nel senso che è solo un’ipotesi: una teoria fisica non può cioè mai venire provata.

      La filosofia è morta, non avendo tenuto il passo degli sviluppi più recenti della scienza, e in particolare della fisica. Così sono stati gli scienziati a raccogliere la fiaccola nella nostra ricerca della conoscenza.

      L’intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento.

      Le leggi della scienza non distinguono tra passato e futuro.

      Gli esseri umani sono una creazione recente ma l’universo ha avuto inizio molto tempo prima, all’incirca 13,7 miliardi di anni fa.

      Quando si ha di fronte la possibilità di una morte prematura, ci si rende conto che la vita vale la pena di essere vissuta e che ci sono innumerevoli cose che si vogliono fare.

      Io penso che i virus dei computer debbano essere considerati come una vita. Io preso che ci insegni qualcosa sulla natura umana, dato che l’unica forma di vita che abbiamo creato è fino ad ora puramente distruttiva. Abbiamo creato la vita a nostra stessa immagine.

      Qualsiasi teoria fisica è sempre provvisoria, nel senso che è solo un’ipotesi: una teoria fisica non può cioè mai venire provata. Per quante volte i risultati di esperimenti siano stati in accordo con una teoria, non si può mai essere sicuri di non ottenere la prossima volta un risultato che la contraddica.

      Oggi sappiamo che ogni particella ha un’antiparticella, nell’incontro con la quale può annichilarsi. (Nel caso delle particelle portatrici di forze, le antiparticelle sono identiche con le particelle stesse.) Potrebbero esistere interi antimondi e antipersone composti da antiparticelle. Se però incontri il tuo anti-io non stringergli la mano! Svanireste infatti entrambi in un grande lampo di luce.

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    4. Per milioni di anni il genere umano ha vissuto come gli animali. Poi è accaduto qualcosa che liberato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare.

      In un universo infinito, deve esserci altra vita. Non vi è dubbio più grande. E’ tempo di impegnarsi per trovare una risposta.

      Una delle regole fondamentali dell’universo è che nulla è perfetto. La perfezione semplicemente non esiste… Senza imperfezione, né tu né io esisteremmo.

      Un famoso scienziato (secondo alcuni fu Bertrand Russell) tenne una volta una conferenza pubblica su un argomento di astronomia. Egli parlò di come la Terra orbiti attorno al Sole e di come il Sole, a sua volta, compia un’ampia rivoluzione attorno al centro di un immenso aggregato di stelle noto come la nostra galassia. Al termine della conferenza, una piccola vecchia signora in fondo alla sala si alzò in piedi e disse: «Quel che lei ci ha raccontato sono tutte frottole. Il mondo, in realtà, è un disco piatto che poggia sul dorso di una gigantesca tartaruga». Lo scienziato si lasciò sfuggire un sorriso di superiorità prima di rispondere: «E su che cosa poggia la tartaruga?». «Lei è molto intelligente, giovanotto, davvero molto», disse la vecchia signora. «Ma ogni tartaruga poggia su un’altra tartaruga!»

      Noi viviamo la nostra vita quotidiana senza comprendere quasi nulla del mondo. Ci diamo poco pensiero del meccanismo che genera la luce del Sole, dalla quale dipende la vita, della gravità che ci lega a una Terra che ci proietterebbe altrimenti nello spazio in conseguenza del suo moto di rotazione, o degli atomi da cui siamo composti e dalla cui stabilità fondamentalmente dipendiamo.

      Se trascuriamo i bambini (i quali non sanno abbastanza per formulare le domande importanti), ben pochi di noi spendono molto tempo a chiedersi perchè la natura sia così com’è; da dove sia venuto il cosmo, o se esista da sempre; se un giorno il tempo comincerà a scorrere all’indietro e gli effetti precederanno le cause; o se ci siano limiti ultimi a ciò che gli esseri umani possono conoscere.

      Einstein sbagliò quando disse: “Dio non gioca a dadi”. La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.

      Oggi sappiamo che ogni particella ha un’antiparticella, nell’incontro con la quale può annichilarsi. (Nel caso delle particelle portatrici di forze, le antiparticelle sono identiche con le particelle stesse.) Potrebbero esistere interi antimondi e antipersone composti da antiparticelle. Se però incontri il tuo anti-io non stringergli la mano! Svanireste infatti entrambi in un grande lampo di luce.

      Il nostro non è l’unico universo. Anzi, la teoria predice che un gran numero di universi sia stato creato dal nulla. La loro creazione non richiede l’intervento di un essere soprannaturale o di un dio, in quanto questi molteplici universi derivano in modo naturale dalla legge fisica: sono una predizione della scienz

      Tornando a ritroso al passato più remoto, tutta la materia e l’energia dell’universo sarebbero state concentrate in una regione minuscola di densità e temperatura inimmaginabili, e se si risale all’indietro a sufficienza, ci sarebbe stato un istante in cui tutto ebbe inizio: l’evento che oggi chiamiamo big bang.

      La teoria generale della relatività e la meccanica quantistica. Sono le grandi conquiste intellettuali della prima metà di questo secolo.

      Anche se non posso muovermi e devo parlare attraverso un computer, nella mia mente sono libero.

      Non ho paura della morte, ma non ho fretta di morire.

      Il mio obiettivo è semplice. È la completa comprensione dell’universo, perché è fatto così com’è e perché in effetti esiste.

      Noi tutti – filosofi, scienziati e gente comune – dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l’universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio.


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  3. Santa Fè - Vivere da soli non è MAI una scelta, quando incontri l'amore la razionalità lascia spazio ad altre priorità, quando le priorità non lasciano spazio alla donna, quello non è amore.
    Non è il denaro che ti regala l'amore, quelli non comprano ne l'amore ne le vere amicizie e memmeno ti assicurano di vivere in eterno.

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    1. La penso esattamente al contrario
      Vivere soli DEVE essere una scelta di fronte a diverse opportunità.
      Conosco troppa gente sposata o convivente sola da far paura per pensarla diversamente

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  4. Ci vorrebbe un valido sistema di affitti. Giuseppe

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    1. Fino a quando è consentito il possesso di una sola abitazione la vedo dura.

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  5. A Cuba ed in Sud America divorzi, figli e casini interconiugali vari si fanno con una facilità e leggerezza di cui ancora non me ne capacito. Pur essendo in rapida evoluzione anche da noi, siamo ancora su mondi completamente diversi. Mat.

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  6. Il divorzio per Rebeldia è un dono degli Orishas.

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  7. si direi di si milco la rebeldia è un paraculo super hihihihi ciccio simone il romagnolo hihihihi

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  8. Parli con uno dei maggiori fan di questa legge ESEMPIO DI ALTA CIVILTA' DI UN POPOLO :-)
    Se un nostro politico, in campagna elettorale, invece di proporre cazzate prometteva una legge simile, ora governava da solo

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  9. hola! mejor solo que mal acompañado , anche io la penso come te. Come per Mat mi lascia sempre perplesso il fatto che si facciano figli solo per avere dei "muñequitos" quasi fossero solo una cosa para especular e poi si accontanano da qualche parte del familion, infatti molti bambini chiamano mama la abuela. chao Enrico

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  10. Beh....si sposavano per una cassa di bibite offerte dallo stato...

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  11. daccordo conte milco questo sicuro solo con questa cosa 50 PER CENTO io ti dico da sposato con cubana questo è certo verissimo un' arma super hihihhi ciccio simone il romagnolo

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    1. Pero' se poi la vuoi portare in Italia e il matrimonio e' solo per Cuba avrai i problemi che hanno i non sposati.
      Sono scelte.

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  12. Condivido Milco...io vivo solo da 21 anni...ho iniziato a lavorare quando avevo 21 anni, ho avuto la fortuna di avere subito un posto di lavoro che mi ha dato garanzie e sicurezza, in tutti i sensi...sono indipendentissimo, oltre a lavorare mi occupo di lavare, stirare, cucinare, ecc...se non si è indipendenti oggi è fatica vivere da soli, oggi a 47 anni faccio ancora una vita da "single" in Italia avendo la compagna da quel lato del bloqueo, e anche in Italia ci sono molti bamboccioni e mammoni, non solo a Cuba, ma dobbiamo stare attenti perchè la tua situazione, la mia, e quella di molti altri nelle nostre stesse condizioni potrebbe essere un bocconcino ghiotto per alcune fanciulle che oltre a non aver voglia di lavorare non aspettano altro che un maggiordomo che gli limpia el culo....ecco, questo mai e poi mai.

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  13. Tranquillo...il bocconcino e' stato indigesto per molte.
    Non escludo nulla, oggi vanno bene le amiche che ho in Italia, un giro di giostra che vale quello che vale e via.
    Se in futuro capitasse qualcosa di piu'...impegnativo ognuno a casa sua e quando te ne vai ti porti dietro lo spazzolino.
    Non lo lasci qua'.

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    1. Fin quando non ci si innamora dell'altra persona, nel vero senso della parola...poi tutti questi meccanismi saltano...anche se alla nostra età, essendo maturi come uomini l'innamoramento viene vissuto con più freddezza e soprattutto esperienza.

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    2. Credo che in realta, dopo una certa eta' si sia maggiormente vulnerabili, senza i giusti anticorpi.

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    3. Dipende dai punti di vista....per "capelli bianchi" si può essere anche più fortificati e più esperti in certe cose, rispetto a un 25enne o 30enne...

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  14. Domandati perché gli over 60 sono così ambiti dalle fanciulle.

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    1. Santa Fe- Forse perché son più vicini al sepolcro :)


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  15. milco la mia idea viene in italia e verrà massimo 6 mesi dopo ho le palle quadrateè già venuta in italia e bene che stava comunque i 3 mesi di solitudine mi fortificano hihihihihi ciccio simone il romagnolo cubana atipica mai visto mangiare nostro con gusto come lei piange quando mangia te lo da lei il mangiare cubano

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  16. OT; Il giovedi e' il mio giorno libero, ovviamente diluvia.
    Dopo aver fatto la spesa e riempito il frigo esangue, mentre sbrigavo faccende in casa ho visto su DJ TV il programma con Linus e Nicola.
    Ospite il sindaco di Milano Sala.
    Lo ascolti parlare e ti rendi conto come quella metropoli abbia espresso un sindaco vero, che lavora, esprime progetti, si tira su le maniche.
    Noi invece...Appendino....

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