giovedì 1 marzo 2018

STRANIERI



Oramai e' un ecatombe.
Solo negli ultimi periodi, un italiano fatto a pezzi in Thailandia, uno fatto fuori a S.Domingo, uno in Brasile e ora i 3 napoletani che la polizia messicana avrebbe venduto a non ben precisate bande di narcos.
Probabilmente me ne sono perso altri sparsi in giro per il mondo.
Non so e non credo che gli abitanti di altri paesi dell'Europa che conta, che vivono in giro per il mondo, subiscano una mattanza di queste dimensioni.
Con riferimento all'ultimo episodio dei 3 napoletani in Messico, neanche per un attimo ho creduto che questi vendessero, generatori elettrici cinesi, spacciati per prodotti tedeschi in una sperduta cittadina messicana.
Non ho seguito l'evolversi della faccenda, ma non credo di sbagliarmi se dico che situazioni ben piu' serie siano protagoniste della faccenda.
Come sempre non generalizziamo.
Ho visto abbastanza mondo per potervi dire che ci sono tantissimi connazionali che fanno una vita normale, integrati perfettamente, che hanno capito come muoversi per non avere problemi.
Poi pero' ci sono gli altri....anche questi li ho incontrati nel mio peregrinare da eterno viaggiatore.
Quando lavoravo alle Seychelles 3 italiani furono arrestati per droga, un'altro perche' cercava di portare fuori dal paese, via mare, una tartaruga di terra viva, enorme e protettissima.
Alle Maldive stesso discorso; droga e cose simili.
Ho lavorato 7 mesi in Egitto, facendomi sonoramente i cazzi miei e non ho mai avuto problemi, non so cosa abbia combinato Regeni per meritarsi una fine cosi' orribile.....ma qualche piede deve averlo pestato.
Ho incontrato italiani ovunque, spesso e' stato un piacere, a volte un fastidio, altre volte ne avrei fatto volentieri a meno.
Ricordo uno dei miei primi viaggi a Cuba, ero a Santiago forse la citta' cubana che ospita piu' italiani che cercano, senza mezzi, di inventarsi una vita.
Mi avvicinarono 2 fratelli che cercarono di vendermi di tutto,, donne ron e sigari compresi, attivita' che sarebbe meglio lasciar sviluppare ai cubani.
In Thailandia e Brasile mi accadde la stessa cosa, come credo sia capitato a chiunque esca dai canonici percorsi turistici.
A Tunas gia' avevo raccontato del mio paesano pinzato in giro dalla policia dopo che, in aeroporto al metal, aveva fottuto un movil ad un altro italiano.
Ne conosco un altro paio, uno e' pure un amico, che vivono fra Cuba ed il Messico...trafficando in qualunque cosa.
Vuoi andare un week end in un 5 stelle?
Dai a lui la meta' del costo ufficiale, lui paga con un numero di carta clonata (ne ha un intero campionario) ed il gioco e' fatto.
La lista potrebbe continuare all'infinito.
Il fatto e' che siamo convinti di essere i piu' furbi del mondo e che gli altri siano tutti dei coglioni, ma le cose non funzionano esattamente cosi'.
Quasi sempre i nostri furbetti si imbattono, con risultati tragici, nelle polizie di determinati paesi come Messico, Giamaica e Dominicana convinti che siano come la nostra.
Da noi, magari puoi trovare il poliziotto stronzo, ma oltre un certo limite e' difficile che i nostri tutori dell'ordine vadano.
Diciamo che, tolti rari episodi, come il G8, le nostre forze dell'ordine rappresentano i buoni.
Da quelle parti invece capita che la policia sia piu' delinquente dei delinquenti, come il caso dei napoletani in Messico dimostra chiaramente.
Anche a Cuba capita a volte di vedere gente che “lei non sa chi sono io...”.
Visto che....non lo sanno, il fenomeno di turno viene spesso accompagnato al piu' vicino aeroporto con un biglietto di solo ritorno verso l'Italia, magari 5 anni senza poter piu' mettere piedi sull'isola.
Mai dimenticarsi che CASA e' a 9000 km, mai perdere l'umilta' e l'attenzione indispensabile per aver la certezza di riportare a casa l'amata ghirba.

34 commenti:

  1. Sulla destra del pezzo, sotto YO SOY FIDEL c'e' una foto.
    La signora in questione e'...figlia e nipote d'arte.
    Un uccellino.....oddio visto la stazza direi un gallinaccio rampino :-) mi ha fatto sapere che....chissa'...forse....non e' escluso....
    E qua' mi fermo, il blog e' seguito anche....dall'altra parte del bloqueo e...non voglio rogne.

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    1. Hola Milco, è la figlia di Raul...non succede ma se succede....Il prossimo inverno ho intenzione di tornare a Cuba, sarà il mio quarto viaggio...nulla in confronto e te ed altri assidui frequentatori della Isla che seguono il tuo blog....dici che potrei trovare la nieta del grande Fidel a capo del governo? Alessio

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    2. aston, è certissimo che non sarà la figlia di raul a sostituire il padre al consiglio di stato. Non ha l'esperienza e nemmeno la maggioranza giusta che la sostiene.Sarà il solito, ormai, diaz canel, che ha esperienza e maggioranza giuste.

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    3. Alessio cosa vuoi che ti dica?
      Io ho riportato....un sussurro, nulla di piu'.
      Per me il candidato n 1 resta Diaz Canel.
      Poi....chissa'.

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    4. Nino io la penso come te, ho anche scritto che Cuba non e' la Corea del Nord.....mi e' solo arrivata una voce....autorevole e qua' mi fermo.

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    5. - A Cuba non c'è "una dinastia, né una successione, nulla di tutto ciò": a sottolinearlo è Mariela Castro, figlia del presidente Raul Castro, in un'intervista alla Bbc.
      Alla domanda se il successore del padre alla guida dell'isola sarà qualcuno chiamato 'Castro', Mariela risponde negativamente.
      Anzi, precisa, il cognome si allontanerà dai vertici del potere quando il presidente lascerà la presidenza.
      "Ci sono state coincidenze storiche, dei contesti e delle cose per le quali i due fratelli Castro sono stati molto uniti nella lotta. C'è stata una grande fiducia e rispetto fra di loro. Ma non continueremo in questo modo, si è trattato appunto di una congiuntura storica che ora non c'è", ha precisato Mariela, da anni alla guida del Cenesex, il Centro nazionale di educazione sessuale di Cuba.
      Raul Castro si è più volte riferito al fatto che rispetterà il mandato previsto quale presidente del Paese, che scade nel febbraio del 2018.

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  2. L’Italia è quel Paese dove i luoghi comuni sono anche veri. Sì, è vero che Sanremo è piena di pensionati, che è il paradiso degli anziani che svernano con vista mare, un incrocio fra una Las Vegas casalinga dove il massimo della trasgressione è la grigliata di pesce e una Villa Arzilla dove il buonumore prevale sulla malinconia. E sì, è vero anche che i pensionati stritolati dai tagli allo Stato sociale sono tutt’altro che soddisfatti, ma non tanto da diventare una forza antisistema. E di conseguenza è ulteriormente vero che, come da vulgata giornalistica, le loro simpatie e forse pure i loro voti vanno a Berlusconi.
    Alle promesse di mirabolanti aumenti della minima e di bonus dentiera, in effetti, credono in pochi. Ma Silvio è visto come una specie di garanzia che non ci sarà altra macelleria sociale, un usato sicuro cui magari si è meno innamorati di una volta ma ancora affezionati. In fin dei conti, 740 e lifting a parte, è pur sempre un esponente della categoria.
    Due passi
    Basta fare due passi in piazza Colombo per rendersene conto. È un gelido mezzogiorno, il Comune sta per annunciare scuole chiuse e niente scooter per le strade dalle 20 alle 12 causa maltempo. Nonostante il freddo siberiano e l’allerta arancione, la densità di pensionati per metro quadrato è impressionante, roba da far cadere in deliquio la Fornero. Fosse tutta così, l’Italia, l’Inps sarebbe già fallito.
    Alcuni siparietti sono teneri. Giuseppe e Giuseppina, rispettivamente 72 e 73 anni, sposatisi dopo essere rimasti entrambi vedovi, regalano il momento Sandra e Raimondo, attentissimi come sono a dire ognuno il contrario di quel che dice l’altro, anche se si capisce che sotto sotto si adorano. Lui ha origini calabresi e faceva il carrozziere, lei è di qui, per la precisione di San Lorenzo al Mare, ed era coltivatrice diretta. Anzi lo è ancora perché ha l’orto, anche se quest’anno per gli imperscrutabili disegni della Provvidenza le olive sono andate male, «ed è così brutto dover comprare l’olio» (ed è forse l’unica considerazione su cui i due sono d’accordo). Giuseppe voterà Berlusconi, senza grande entusiasmo: «Tutto sommato, mi fido ancora». «Non mi fido di nessuno», ribatte Giuseppina che non sa nemmeno se ci andrà, alle urne: «E poi tanto si sa che i nostri politici non decidono niente, perché siamo governati dalla Cee», che per la verità nel frattempo è diventata Ue, ma insomma ci siamo capiti.

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  3. Uguali divergenze parallele anche sulla situazione economica, e non quella del Paese, ma la loro. Lui: «Con due pensioni riusciamo a vivere abbastanza bene». Lei: «Pur con due pensioni, facciamo fatica». Pensioni sì, ma di quanto? «Io, 700 euro al mese» (lui), «Io non glielo dico» (lei), ma insomma siamo lontanissimi dalle pensioni d’oro. «Però - sempre lui, l’ottimista - la casa è nostra e non dobbiamo pagare l’affitto, altrimenti sì, sarebbe difficile». Ma perché ancora Berlusconi? «Perché l’ultima volta qualcosa per noi pensionati l’aveva fatto davvero. E poi perché non c’è nessun altro che mi piace».
    Altro giro dello struscio, altro pensionato in formissima. Si chiama Stefano Berrino e, guarda caso, è il papà di un assessore regionale della Giunta Toti, Giovanni, delega a Lavoro, Trasporti e Turismo, in quota FdI. Papà Berrino ha 74 anni ed è in pensione da 24, dunque c’è andato presto per godersi «il mare e la tranquillità», in questo caso a braccetto con la signora Franca per la passeggiata di rito. Anche lui voterà Silvio, «come l’ultima volta». Non è però un entusiasta (di entusiasti, in effetti, non ne abbiamo incontrato nemmeno uno: il 4 marzo non si sceglie il meglio, ma il meno peggio): «Parlano, parlano, ma sono dieci anni che non ci aumentano la pensione. E nel frattempo c’è stato l’euro». L’euro? «Sì, l’euro. Quattro milioni di lire sono diventati duemila euro, ma il potere d’acquisto non è certo lo stesso». Comunque con la sinistra «non voglio avere niente a che fare», del M5S «non parliamo neppure», resta solo da fare la croce su Forza Italia, «e speriamo che serva a qualcosa».
    Gli immigrati
    Speriamo, sì. Loretta, 68 anni, in pensione da otto, torinese, ha lavorato all’Utet per 25 anni, poi si è «purtroppo» licenziata per aprire un’attività sua. Non vive a Sanremo, ma ad Alassio, «il clima è fantastico», peccato non vedere tanto spesso i due figlie e i quattro nipotini sparpagliati fra la Valle d’Aosta e Verbania. Vive bene? «Vivo bene, sì, ma solo grazie ai sacrifici fatti a suo tempo da mio padre. La casa è di proprietà. Io mi tengo occupata: faccio volontariato alla Croce Bianca, da tata ai bambini, e quando vedo del degrado fotografo con il telefonino e mando le foto al sindaco». Impegno, dunque. «Certo che andrò a votare, anche perché quest’anno ad Alassio ci sono anche le amministrative». Per chi, però, non lo dice, a parte il Pd, «quello certamente no, hanno governato malissimo». E allora? E allora la signora premette che lei no, non è assolutamente razzista, che non ce l’ha con nessuno per il colore della pelle, che fa volontariato, sappiamo, ma? «Ma vorrei vedere meno immigrati. Prima gli italiani». Salvini, quindi? «Forse. Ma mi considero una moderata».
    Ecco qui tre storie. Per la cronaca: un rapido sondaggio fai-da-te su dieci teste bianche ha dato quattro voti al centrodestra, uno al Pd, uno ai grillini, tre non so e un «non vado nemmeno a votare». Forse il bonus dentiera rischia davvero di essere l’idea più brillante di questa campagna elettorale.

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  4. milco quello che dici è vero te non hai la mimima idea gli italiani a santiago mi fermo qui ciccio simone il romagnolo

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    1. Ne conosco alcuni e...ne faccio volentieri a meno.
      Sempre senza generalizzare ovviamente.

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  5. Consegnati dalla polizia ai delinquenti.Sembra impossibile. Giuseppe

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  6. Impossibile....Falcone, Borsellino....chi li ha consegnati alla mafia?
    Magari non la polizia ma...lo stato.

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  7. Graziano Griffone
    Già i furbi loro sanno...poi finiscono nei guai o peggio...🎓


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    1. Infatti Graziano, ma fino a quando non sbattono il naso non imparano.

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  8. santigo gli taliani residenti sono la merda dell' italia scusate ma è così sono vergognosi spero sono ottimista questa volta sulle elezioni non so il perchè il 10 aprile sono a santiago e spero di sputargli in faccia speriamo un regalo bellissimo ciccio simone il romagnolo un sogno spero che è vero

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  9. altra cosa per me cuba comanderà diaz cianel almeno i cubani lo accettano vamos ver ciccio simone il romagnolo

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  10. Non esagerare
    Come in ogni luogo trovi idioti e gente normale basta fare selezione come in tutte le cose.

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  11. daccordo milco hai ragione è ver ciccio simone il romagnolo

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  12. Una fiaccolata per chiedere la liberazione di Raffaele Russo, 60 anni, del figlio Antonio, 25 e del nipote Vincenzo Cimmino, 29, i commercianti ambulanti napoletani sequestrati in Messico (con l’aiuto di poliziotti corrotti) il 31 gennaio, mentre si trovavano nella regione di Jalisco. Una fiaccolata per non dimenticare e sperare insieme nel ritorno a casa dei loro concittadini.
    Parenti e amici, con questa iniziativa pubblica, hanno, ancora una volta, chiesto l’attenzione “delle istituzioni e di quanti possano aiutarci a riportare a casa i nostri fratelli”.
    “Credo che la famiglia abbia il diritto di sapere cosa ne è stato delle loro vite e nella peggiore delle ipotesi restituiteci i corpi”, spiegano lo zio Giuseppe Esposito e il fratello Francesco Russo, in piazza con tanti napoletani per chiedere davanti al Municipio e alla Prefettura l’aiuto delle istituzioni nella liberazione di Raffaele, Antonio e Vincenzo.
    C’è preoccupazione sui volti della famiglia degli scomparsi e c’è anche rabbia “perché solo ora vediamo che qualcuno si sta muovendo”. “Speriamo di vederli vivi e liberi – dice a TgCom uno zio di Francesco Russo. – Vogliamo sapere cosa è successo, vogliamo giustizia. E se non sono più vivi, vogliamo almeno i loro corpi”. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura mentre in piazza Plebiscito i manifestanti cantavano l’inno d’Italia e gridavano “Liberi, liberi”

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  13. hola! personalmente non parlo e non cerco contatti mai con itaglians li vedo solo da lontano. Eccetto la prima vacanza quella fisso in capital del 7/2004 li ci passai tutti i giorni, all'epoca ma penso anche attuale "ritrovo" itaglico ossia la pasteleria francesa vicino hotel inglaterra. Che dire le stronzate, critiche, "consigli", luoghi comuni sentiti fanno si che il ns passaporto sia il meno amato giustamente sulla isla. Poi nei primi anni quante storie di miserie, scenate sempre con i soliti protagonisti. In generale non è un vanto all'estero, ma tutto viene dallo scarso potere d'acquisto e dall'incapacità di fare i turisti veri quindi ci si inventa di tutto per non pagare dal bollo, alla casa , al paladar.chao Enrico

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    1. Purtroppo Cuba, essendo ancora abordabile per chi vuole sopravvivere con poche centinaia di euro mensili (oltre a collegamenti dall'italia economici), uniti a buona sicurezza e possibilità di avere tutt'oggi qualche divertimento sessuale qui e la con pochi soldi (o escamotage vari), attrae per forza un certo tipo di nostri connazionali che non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivenza in altri paesi caraibico/latini. Probabilmente via via saranno meno, ma oggi accontentandosi, possono stare ancora a Cuba, anche a l'havana. Mat.

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    2. Certo.
      Il mio pezzo parlava comunque di casi limite.

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  14. Degli italiani che frequentano quella pasticceria credo ne abbia parlato anche Zarlatti in termini non esattamente lusighieri.

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  15. livio
    a Maceio ce ne sono pochi, non è una meta battuta come lo erano altre del nord est tipo natal o fortaleza. Ormai le grandi città brasiliane sono care come quelle europee. Ho letto che sei stato in brasile dove?

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  16. Fortaleza molti anni fa.
    Classica vacanza da turista senza infamia ne lode.

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  17. a maceio ce seno sono pochi sei sicuro livio io 6 mesi sono stato maceio la conosco bene ciccio simone il romagnolo

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  18. sono daccordo l' unico paese tuttora da soppravivenza rimane cuba per tanti motivi ciccio simone il romagnolo hai ragione mat

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  19. Medaglia d'oro ai mondiali indoor di atletica per il cubano Juan Miguel Echevarría, a soli 19 anni, nel salto in lungo con 8,46 m !!! Alessio

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  20. Speriamo non faccia la fine di Pichardo.
    Mi pare che nel eptathlon sia in testa una cubana

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    1. Ha vinto il bronzo nel pentatlon. Alessio

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    2. Forse qualcosa di nuovo si muove nell'atletica cubana....

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  21. Milco Cuba avrà pur mille difetti ma certe cose a Cuba non succedono, a livello di sicurezza Cuba è il Paese n 1 al mondo, penso che possiamo affermarlo tranquillamente, per questo mi piacerebbe che un giorno mio figlio crescesse a Cuba, almeno fino all età in cui è maturo e sa distinguere il bene dal male se va a vivere fuori Cuba, diciamo Cuba è ottima per far crescere i figli fino ai 20 anni perché non hanno distrazioni criminali, ma crescono in modo sano

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  22. Poi pero' devono pur guadagnarsi da vivere.....

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  23. daccordo con milco si cuba è quello che dici walter ma non si vive di aria

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